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Il caso
27 Settembre 2023 - 19:06
È un mercato che continua a luccicare quello dei gioielli in Piemonte. Con un aumento delle imprese e dei dipendenti, e la previsione di un recupero rispetto alla leggera flessione registrata nel primo semestre che dovrebbe, a fine anno, riportare l’export ai livelli dell’anno scorso, quando si superarono i due miliardi di euro. Segno che la nostra arte orafa piace, tanto.
CNA FEDERMODA A EROMINERAL EXPO
All’estero, ma anche in Italia, dove nei prossimi giorni sarà possibile ammirare le creazioni made in Piedmont dei nostri maestri. La prima occasione, grazie alla presenza di Cna Federmoda, è EuroMineral Expo, la mostra mercato internazionale dei minerali e delle gemme (52esima edizione) di Torino, con un’esposizione collettiva di quattro imprenditori piemontesi di assoluta eccellenza del settore moda, gioielleria e bijoux di alta gamma. L’appuntamento è dal 29 settembre al 1° ottobre e la fiera si svolgerà presso Lingotto Fiere padiglione 3, in via Nizza 294 a Torino (venerdì, sabato e domenica ore 9-19). Gli imprenditori associati CNA, sotto le insegne “I Love IT” e “Slow fashion”, marchi nati rispettivamente nel 2010 e nel 2011 per la promozione della manifattura indipendente italiana, proporranno in vendita al pubblico gioielli e bijoux in argento e oro, ceramica, metalli anallergici e pietre dure naturali: prodotti hand made, espressione di un made in Italy al 100% di alta qualità per un nuovo concetto di indossare. Per CNA Federmoda che accanto alle imprese del settore tessile-abbigliamento e a quelle della lavorazione della pelle e del cuoio rappresenta anche i produttori di bigiotteria di alta gamma e gli artigiani orafi si tratta di una manifestazione strategica per i numeri che rappresenta: oltre 150 espositori provenienti da quasi 20 nazioni (tra le quali India, Cina e Lituania e praticamente tutta l’Europa) che ne fanno la più importante manifestazione a livello nazionale nella vendita di pietre dure, semilavorati, gioielli e bijoux.
La seconda occasione per ammirare le meravigliose creazioni dei maestri orafi è “Asean Design. L’internazionalizzazione del gioiello di Valenza in Asia”, un progetto di promozione dell’artigianato orafo sui mercati orientali che, in contemporanea, avrà una vetrina al MAO, il prestigioso Museo di Arte Orientale di Torino.
Per quanto riguarda il mercato, nel primo semestre 2023 l’export piemontese di gioielli, bigiotteria, articoli connessi e pietre preziose registra una diminuzione dello 0.5% rispetto allo scorso anno attestandosi a 1 miliardo e 176 milioni di euro, un dato che comunque fa sperare di confermare gli oltre 2 miliardi di euro di esportazioni registrate alla fine dello scorso anno in linea con i livelli pre-pandemici del 2019 (quando si totalizzarono 2 miliardi e quasi 309 milioni di euro). Alessandria, con il suo distretto di Valenza, si riconferma provincia leader con esportazioni pari a 987 milioni di euro nel primo trimestre 2023, seguita come sempre da Torino con quasi 192 milioni di euro.
I DATI DEL SETTORE
Le imprese del settore in Piemonte sono 1.168 al 30 giugno 2023 contro le 1.151 al 30 giugno 2022 (una crescita che ha interrotto la flessione registrata negli ultimi anni frutto di cessazioni di attività ma anche di concentrazioni per progressive acquisizioni da parte di gruppi consolidati). La provincia di Alessandria si conferma regina con il suo distretto di Valenza (848 imprese, erano 830 a giugno 2022), segue Torino con 218 imprese (erano 221 lo scorso anno) che risulta essere decisamente distaccata da tutte le altre province: al terzo e quarto posto si collocano Novara e Cuneo (rispettivamente con 31 e 27 ditte). Il numero di addetti del settore in Piemonte registrati al 30 giungo 2023 sono 7281, in crescita rispetto ai 6576 del 30 giugno 2022. Il numero più elevato di addetti ovviamente è nell’alessandrino (6.390, oltre 600 addetti in più rispetto allo scorso anno) seguito dal torinese: 761 addetti anche qui in aumento rispetto ai 662 dello stesso periodo del 2022. Segue per numerosità il cuneese (37) che però registra un calo rispetto ai 39 del 2022. «Il settore orafo piemontese - dichiara il Presidente della CNA Torino Nicola Scarlatelli - conferma l’elevata competitività sui mercati internazionali, riuscendo a incrementare la propria posizione in Francia e Stati Uniti in primo luogo. Preoccupano però da un lato le continue oscillazioni al rialzo del costo delle materie prime e i costi energetici che hanno almeno raddoppiato l’incidenza percentuale sul fatturato aziendale erodendo i margini delle imprese e dall’altro l’inflazione galoppante abbinata alla riduzione del potere d’acquisto dei consumatori che potrebbero ripercuotersi anche sul mercato del lusso che tra l’altro deve compensare l’azzeramento delle esportazioni verso la Russia».
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