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dopo le proteste

Pericolosi e non a norma: smantellati i dissuasori di via Di Nanni

I manufatti non rispettavano le altezze previste dal regolamento

Il Comune ha eliminato i dissuasori di via Di Nanni pedonale

Il Comune ha eliminato i dissuasori di via Di Nanni pedonale

Non erano più a norma, eppure sono rimasti lì per ben 23 anni. Ma ora i dissuasori cilindrici di via Di Nanni pedonale sono stati rimossi. I manufatti, che erano più di duecento, non si trovavano solo nell’area pedonale ma anche nelle vie limitrofe, tra piazza Sabotino e via San Paolo. Installati nel 2000, cioè sette anni prima della pedonalizzazione, servivano a limitare il passaggio pedonale, ma in hanno sempre fatto discutere il quartiere. «Da quando hanno messo quei manufatti, sono caduti centinaia di pedoni», abbozza il Comitato senso civico borgo san Paolo, che si è sempre battuto per la rimozione dei piloni. Che appunto non erano più a norma, visto che per il regolamento del Comune oggi i dissuasori devono essere alti almeno 60 centimetri “per consentire adeguata visibilità in fase di manovra degli autoveicoli e in fase di deambulazione dei pedoni”.

Quelli di via Di Nanni pedonale misuravano 26 centimetri, cioè meno della metà. Un caso denunciato al consiglio della Tre da Anna Vadalà, consigliera leghista, che considera la rimozione dei dissuasori «un grande risultato». Per il momento, i manufatti sono stati eliminati all’angolo tra le vie Volvera e Martiniana. Saranno sostituiti con undici pali alti un metro. Dopodiché, se il Comune troverà idonea la sostituzione procederà con la rimozione degli altri piloni, altrimenti valuterà alternative. E a tal proposito la Circoscrizione 3 ha approvato una mozione - primo firmatario il consigliere Alberto Pilloni - per chiedere a Palazzo Civico di usare, per il ricambio completo dei piloni, i soldi incassati dalle multe nell’area pedonale dopo l’installazione delle telecamere.

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