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Caccia all'uomo con la tuta bianca

Shock in centro: tre ragazze aggredite a colpi di pietra, una ha la testa rotta

La prima vittima, 22 anni, costretta a diverse operazioni. Portava a spasso il suo cane

Shock in centro: tre ragazze aggredite a colpi di pietra, una ha la testa rotta

immagine di repertorio

Una notte di violenza a Torino ha lasciato una studentessa di 22 anni gravemente ferita e scuote la città. L'aggressione, compiuta da un uomo sconosciuto armato di un "sanpietrino," ha avuto come conseguenza un ricovero in ospedale di dieci giorni, due complesse operazioni di neurochirurgia e seri danni alla vista e all'udito della giovane vittima.

L'attacco è avvenuto in pieno centro, tra via Roma e piazza Castello, e ha colpito non solo la studentessa, ferita mentre portava a spasso il suo cane, ma anche altre due donne, tutte vittime di lanci di pietre da parte dell'aggressore, un uomo a piedi nudi con indosso una tuta bianca. Nonostante il tentativo di un ragazzo di inseguire l'aggressore, quest'ultimo è riuscito a fuggire.

E' accaduto tutto nella notte tra il 25 e il 26 aprile. Le indagini condotte dalla procura sono durate sei mesi, ma nonostante le telecamere della zona, non sono state trovate immagini utili, e le testimonianze raccolte sono state scarse. Inoltre, le altre due donne aggredite non hanno sporto denuncia e non hanno risposto all'invito della polizia di presentarsi al commissariato Centro.

Il pm Vincenzo Pacileo ha chiesto l'archiviazione del caso, sottolineando che non ci sono attività investigative da compiere, e che la ricerca dell'aggressore non appare fattibile senza ulteriori elementi che possano indirizzare le ricerche.

Tuttavia, l'avvocato della studentessa ferita, Claudio Strata, ha opposto resistenza alla richiesta di archiviazione. Strata ha dichiarato che è incredibile che l'aggressore sia riuscito a dileguarsi senza lasciare tracce e che nessuno si sia fatto avanti per fornire una descrizione dell'uomo. L'avvocato ha lanciato un appello affinché chiunque abbia informazioni sulla notte dell'aggressione si faccia avanti, sperando che una testimonianza possa aiutare a identificare l'aggressore e impedire che continui a sfuggire alla giustizia.

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