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IL BORGHESE

Ecommerce, da Fiat a Trussardi. E la Topolino è tua con un click

Due giorni e tanti temi da affrontare al Lingotto: dall’intelligenza artificiale ai nuovi business

La nuova Topolino

La nuova Topolino

Basta un click. Ormai per qualsiasi cosa sembra che basti un click. Per navigare, per ottenere risposte, per farsi domande e anche - forse soprattutto - per acquistare. Non serve volgere lo sguardo troppo indietro nel tempo per vedere quanto (e quanto velocemente) le cose siano cambiate nel mondo degli acquisti on line. Fino a una decina di anni fa la diffidenza la faceva da padrona e l’offerta era molto limitata. Libri, sicuramente. Qualche crema, articoli per collezionisti e poco altro. Oggi invece su internet si può comprare letteralmente di tutto. Suona persino banale dirlo. Eppure, nel sentire che si può acquistare anche una Topolino con pochi semplici click ancora ci si sorprende.


Il processo è molto semplice, assicura Giuseppe Galassi, managing director Fiat&Abarth. «Il mondo sta cambiando molto velocemente e noi stiamo cercando di governare questo processo al meglio» spiega, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’EcommerceDay, che si terrà quest’anno al Lingotto di Torino, il 18 e 19 ottobre. «Abbiamo da poco lanciato sul mercato la nuova Topolino e siamo fieri di dire che si tratta del primo esempio di vettura acquistabile solo on line in tre click» rimarca Galassi. L’auto, da listino 9.890 euro, in pronta consegna in 18 settimane, è disponibile in un solo colore: “verde vita”. «Ognuno può poi scegliere come personalizzare la vettura, all’interno con i vari accessori» ricorda ancora Galassi. La priorità è quella di snellire i processi e far sì che l’acquisto sia il più semplice possibile per il consumatore. Al momento, sono già più di 10mila gli appassionati che si sono registrati online in attesa di ordinare la proprio Topolino. «Si potrà persino “tracciare il pacco”, come avviene per qualsiasi altro acquisto on line».


Una scommessa che, nelle premesse, appare già vinta. Ha rischiato anche Tomaso Trussardi che, di natura, si dice diffidente rispetto ai grandi cambiamenti imposti dalla tecnologia. «Inizialmente nel mondo della moda ci limitavamo a raccontare le sfilate. I primi approcci all’ecommerce sono avvenuti sotto forma di piccoli banner. Avevamo quasi paura di “sporcare il brand” con input di vendita troppo evidenti». Ora non c’è un sito internet, da Hermes in giù, che non abbia un ecommerce forte e competitivo. «Oggi raccontiamo storie grazie ai social e per noi sono fondamentali» prosegue Trussardi, ma non nasconde una certa preoccupazione rispetto all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. «Mi fa paura» ammette senza remore. «Come può farmi paura un cavallo imbizzarrito che non so governare - prosegue -. Temo che, a un certo punto, farà ciò quello che vuole. Diciamo che io i cavalli li preferisco nel cofano della macchina, dove posso controllarli».

Di questi e molti altri temi si dibatterà durante gli EcommerceDay, che quest’anno declinano il tema “Be [in] the future”. «Le grandi sfide dell’ecommerce e del retail restano le competenze digitali, le tecnologie inclusive e la sostenibilità» commenta Samuele Camatari, ideatore e organizzatore di EcommerceDay, Ceo e Founder di Jusan Network e Newesis. «Viviamo un periodo particolarmente volatile» conferma Andrea Marinaccio, Commerce Sales Director di Hcl. «Ma non c’è futuro senza una conoscenza approfondita del comportamento dei consumatori da parte dei leader tech, retailer fisici e digitali». 

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