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Gli 007 della Polizia Postale

"Hai delle cucciole?". Operai, mariti dalla doppia vita: ecco chi sono i pedofili che cercavano bambini in Rete

Maxi operazione con decine di indagati e tre insospettabili in manette. Nei video dell'orrore piccini di 10 anni

Antipedofilia

Nel corso di un'ampia operazione contro la pedopornografia online, oltre cento investigatori cibernetici della Polizia hanno eseguito trenta perquisizioni in varie regioni d'Italia. Tre persone sono state arrestate e altre 24 sono sotto indagine in questa operazione chiamata 'Lucignolo'. I criminali utilizzavano pseudonimi e un linguaggio in codice per mantenere l'anonimato mentre scambiavano materiale che riproduceva violenze sessuali online. L'operazione è stata condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica del Piemonte e Valle D'Aosta, in collaborazione con il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online. Gli agenti sotto copertura sono stati in grado di infiltrarsi nelle comunità pedofile per identificare i responsabili. L'indagine ha coinvolto 24 uffici della Polizia Postale in diverse regioni italiane, tra cui Piemonte, Lazio, Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Puglia, Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria e Friuli.

Le indagini hanno svelato che tra gli indagati ci sono persone di diverse estrazioni sociali e fasce d'età, compresi professionisti, operai e studenti, molti dei quali conducevano una doppia vita nascosta dalle loro famiglie. L'operazione ha rivelato anche la presenza di vittime, compresi bambini di meno di dieci anni. "Cerco cucciole" diceva infatti uno degli indagati, nelle chat segrete. 

Manuela De Giorgi, dirigente della Polizia Postale della Questura di Torino, ha spiegato che l'operazione 'Lucignolo' è nata da un monitoraggio costante delle comunità pedofile online e ha evidenziato l'importanza del personale altamente specializzato in grado di comprendere il linguaggio utilizzato su queste piattaforme.

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