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serrande abbassate

Chiude lo storico negozio di calzature: «Dopo 67 anni gettiamo la spugna»

Addio a un punto di riferimento del quartiere, aperto nel 1956

Chiude il negozio di calzature Domina

Chiude il negozio di calzature Domina

L’insegna fuori è di quelle in stile “gotico”, acquistata decenni fa in una delle vecchie botteghe di piazza Carlo Felice. Insegna che ha accompagnato tre generazioni di negozianti, in quaranta metri quadri di una bottega che ha aperto nel 1956 ma che il 19 dicembre chiuderà i battenti, dopo 67 anni di attività, proprio a fianco della parrocchia di piazza Santa Giulia. E così zona Vanchiglia perde una delle sue attività storiche, Domina Calzature, punto di riferimento da decenni nel quartiere per quanto riguarda scarpe e anfibi.

A gettare la spugna è Andrea Camisola, 50 anni, titolare dell’attività dal 2007 ma che ha iniziato a lavorare nel negozio - che si trova in via Santa Giulia 43 C - da quando ne aveva venti, dopo il diploma alla scuola superiore e l’anno da militare. «Da tempo avevo in mente di chiudere - rivela Camisola - ma rimandavo sempre. Pensavo che prima o poi gli affari potessero migliorare e invece prima la crisi, poi la pandemia, mi hanno spinto a dire basta». Anche perché il quartiere Vanchiglia, va detto, non è più come quello di una volta. «Trent’anni fa - prosegue il titolare - qui c’erano cinque negozi di calzature, ora con la nostra chiusura in zona non resta più nessuno. Bisogna andare in corso Belgio o a Porta Palazzo. E anche altre attività non ci sono più, penso al verduriere, al pastificio che avevo di fronte, soppiantati da enoteche, bar e cocktail bar».

Nemmeno i “vanchigliesi” storici ci sono più. «Qui ormai abitano quasi esclusivamente studenti universitari, il cliente-tipo di un negozio come il nostro è praticamente sparito». Senza dimenticare il degrado, come i residenti denunciano da anni, portato dalla malamovida. Tracce di urina, bottiglie di alcolici, sporcizia. Andrea ogni mattina pulisce davanti al negozio e rivela che «il lunedì è sempre un delirio, dopo i festeggiamenti del weekend». In questo palazzo risalente alla fine dell’800, il negozio di calzature era stato inaugurato dalla nonna di Andrea Camisola, Vittoria Biagioli. Poi l’attività è stata mandata avanti dai genitori dell’attuale titolare, Luciano Camisola e la moglie Graziella. Anni fa da Domina lavoravano cinque persone, oggi sono rimasti Andrea e una sola dipendente, che a breve andrà in pensione. Il 19 dicembre, il titolare saluterà la clientela. Dopodiché, la saracinesca si abbasserà per sempre in questo angolo di Vanchiglia.

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