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La protesta

Sit-in dei lavoratori delle case di riposo: «Stipendi da fame e turni assurdi»

Manifestazione dei lavoratori del gruppo francese Colisée sotto il grattacielo della Regione

La protesta sotto il grattacielo della Regione

La protesta sotto il grattacielo della Regione

Presidio dei lavoratori delle case di riposo del gruppo francese Colisée, sotto al grattacielo della Regione, per protestare contro l’applicazione del nuovo contratto Anaste.

Un contratto, secondo Cub Sanità Torino, peggiorativo rispetto al contratto nazionale Cooperative sociali, e che la multinazionale starebbe imponendo nelle strutture di nuova acquisizione. Si tratta delle Rsa Cesare Pavese di Cavagnolo, Gianni Rodari di Novara, Il Porto Villa Primule e Itaca di Torino, la Italo Calvino di Orbassano, dove la multinazionale ha deciso di eliminare le cooperative che gestivano Oss e personale infermieristico per assumere direttamente.

Un contratto, specifica ancora Cub, sottoscritto da sigle sindacali che non hanno alcuna rappresentanza all’interno delle case di riposo di riferimento che introduce forti tagli in base alla banca ore assegnata a ogni operatore e non lavorate e norme peggiorative del trattamento economico della malattia, costringendo gli operatori ad andare a lavorare anche se ammalati, esponendoli ad un aumento del rischio infortunio o burn out e di conseguenza un peggioramento dei servizi di assistenza agli anziani ospiti delle Rsa.

«Chiediamo un cambio di rotta e un immediato miglioramento delle retribuzioni - spiega Alessandro Zanetti, segreteria provinciale Cub -, della sicurezza sul lavoro e della serenità con cui si dà assistenza agli anziani».

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