Cerca

Le interviste

Ecco l'opera che racconta la vita dei clochard: «Una triste fotografia dei nostri giorni»

L’appello di residenti e commercianti: «Servono maggiori opere di sensibilizzazione»

L'opera "Condominio" in piazza San Carlo

L'opera "Condominio" in piazza San Carlo

Una foto, un video di pochi secondi. Chi passa in piazza San Carlo non può ignorare quel rompicapo di scatole che nella mente dell’artista toscano Simone Racheli rappresenta «un vero grido di dolore della nostra città». Così l’installazione “Condominio” per qualche ora si prende tutta la scena. In un centro che fa rima con eleganza c’è una nota stonata: l’esistenza di chi vive nell’emarginazione, di chi notte e giorno trasforma i portici in un dormitorio a cielo aperto. Nell’indifferenza, spesso, di chi dovrebbe far rispettare le regole. Anche quelle legate al decoro.

«Un’opera che è una fotografia dei nostri giorni» queste le parole di Gerardo Gaggiano, direttore della galleria delle Arti “Cortile Lagrange”. «L’ho acquistata nel 2011, ad Artissima, colpito dalla potenza del messaggio. Un messaggio che ancora oggi è validissimo». Mentre l’installazione trova casa davanti a una banca ormai chiusa residenti e commercianti di passaggio tra le vetrine di Biraghi e Caffè Torino guardano con stupore quegli scatoloni e quegli arti prendere forma e vita propria. Come in un tetris.

Adriana Gozzi (a destra) residente e commerciante del centro di Torino

«Si tratta di una vera e propria emergenza che non tocca solo il centro ma tutta la città - così Adriana Gozzi, residente e membro del comitato PuliAmo Torino -. Ci sono mille persone senza un tetto sopra la testa, un disagio per tutti. Per noi e per loro. Per provare a trovare qualche soluzione abbiamo anche chiesto alla precedente amministrazione l’installazione dei wc chimici. Ma non siamo riusciti a ottenere nulla».

Antonella Giani, presidente dell’associazione “Giardino Forbito”

Le scatole come stanze e corridoi tutti uguali, dentro le quali chi ha perso tutto è diventato un fantasma agli occhi della gente. Di chi va a fare shopping, di chi non alza nemmeno lo sguardo dal proprio smartphone. «Noi che dal 2010 ci occupiamo della rigenerazione dei giardini Sambuy - racconta Antonella Giani, presidente dell’associazione “Giardino Forbito” -, stiamo tentando di dare lustro a una zona, vicina a Porta Nuova, messa a dura prova dal degrado. Per questo dal 6 novembre inaugureremo un progetto di Officine Caos, che ha chiesto a 14 scultori di realizzare delle opere proprio a tema clochard. Si tratterà, anche in questo caso, di un tentativo di sensibilizzazione».

Il consigliere Pierlucio Firrao

Anche Pierlucio Firrao, consigliere comunale di Torino Bellissima, trova qualche minuto per assistere al montaggio. «Un’opera che rappresenta perfettamente il contrasto presente in via Roma, grandi marchi e povertà infinita, sperando che sia di speranza per il miglioramento della situazione. Come politica dobbiamo fare di più…».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.