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il ritrovamento

Femore di un uomo nell'ex convento di suore: ecco cosa sappiamo

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale

Ossa umane sono state ritrovate nel cantiere di Camera

Ossa umane sono state ritrovate nel cantiere di Camera

Il macabro ritrovamento è toccato agli operai dell’impresa che sta effettuando i lavori nell’edificio. Alcuni frammenti di ossa umane sono stati infatti rinvenuti nel palazzo ottocentesco di via delle Rosine 18, nel centro di Torino, sede di Camera, Centro italiano per la fotografia. Il ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio di ieri: in pratica, spostando una lastra di copertura di una vecchia scala - scala che era stata rivestita con delle lastre di marmo in accordo con la Soprintendenza - gli addetti ai lavori hanno rinvenuto dei frammenti di osso, per la precisione un femore. «Abbiamo immediatamente interrotto i lavori, adesso attendiamo le indicazioni su quando potremo riprenderli, confidiamo di tornare al lavoro al più presto, sperando che non ci siano ulteriori intoppi», spiegava ieri pomeriggio Carlo Spinelli, segretario generale di Camera.

Sul posto, in via delle Rosine, sono immediatamente intervenuti i carabinieri, accompagnati dal medico legale. I frammenti del femore umano sono stati portati via per essere repertati, ed è probabile che i militari ritorneranno in via delle Rosine già nella giornata di oggi, per effettuare ulteriori accertamenti. Tuttavia, in base ai primi rilievi dopo il ritrovamento i frammenti di osso hanno dieci anni di età, e appartenevano probabilmente a un uomo adulto. In via delle Rosine, da tempo è presente un’area di cantiere con lavori di ristrutturazione per migliorare l'accessibilità agli spazi del museo, a seguito di un bando con i fondi del Pnrr. E da una settimana, erano iniziate le operazioni proprio sulla scala dove sono stati trovati i frammenti del femore umano.

Insomma, il mistero resta. Di chi sono quei frammenti di ossa ritrovati? Da non dimenticare che il complesso di via delle Rosine, realizzato tra il 1845 e il 1870, un tempo era un convento di suore: il Convento delle suore di San Giuseppe. Qui fu aperta la prima scuola pubblica del Regno d’Italia. Duemila metri quadrati all’interno del complesso di proprietà dell’Opera Munifica Istruzione denominato Isolato di Santa Pelagia, che poi nel 2015 sono stati completamente recuperati dall’architetto Benedetto Camerana per fare il Centro Italiano per la Fotografia.

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