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Il caso

Il mal di pancia delle ecoisole: «Siamo in balia di rifiuti e degrado»

Oltre 300 firme per chiedere più passaggi e una revisione del progetto

La protesta contro le isole ecologiche a San Donato

La protesta contro le isole ecologiche a San Donato

Borgo San Donato reclama un sistema di raccolta rifiuti che non risponde alle criticità del quartiere.

Le problematiche sollevate ad inizio 2021, da quando il cosiddetto “sistema di prossimità con accesso controllato” di gestione rifiuti (anche dette ecoisole) è stato messo a punto nell’area, hanno portato oggi ad una petizione che ha raccolto 303 firme tra abitanti del quartiere e non.

In oggetto la richiesta di una revisione del progetto ecoisole come “vera soluzione”: oltre a passaggi dell’Amiat più frequenti e mirati, infatti, quello che oggi i residenti chiedono è piuttosto un modello di gestione meglio in grado di rispondere alle esigenze specifiche dell’area. 

I contenitori hanno vani d’accesso piccoli che si saturano facilmente facendo sì che la spazzatura si riversi sui marciapiedi, da dove, di conseguenza, risultano difficilmente accessibili; i residui dei rifiuti che non vengono prelevati durante la raccolta meccanizzata del cassonetto restano schiacciati al nuovo posizionamento della campana e non vengono mai smaltiti: questi alcuni tra i maggiori disagi che i firmatari sottolineano.     

“Uno schiaffo, a pochi passi dal Museo A come Ambiente” -sostiene Laura Zoccali- tra le sue prime firmatarie, che negli anni ha intessuto un’intensa relazione sia con Amiat che con l’ente pubblico per la tutela del suo quartiere- “che dovrebbe essere un esempio positivo di decoro e di rispetto degli spazi comuni.

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