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da torino alla cina

Il docufilm sul bel Marcello al Torino Film Festival: "Adesso vinco io"

Presentata al Cinema Massimo la pellicola sull'ex ct Lippi: "In questa città gli anni più belli della mia carriera"

Il docufilm sul bel Marcello al Torino Film Festival: "Adesso vinco io"

Marcello Lippi in sala al Torino Film Festival

Un anno fa era stata la storia di quella grande Sampdoria - targata Mantovani - dei gemelli del gol Roberto Mancini e Gianluca Vialli (alla sua ultima apparizione pubblica), a catalizzare l’attenzione del pubblico del Torino Film Festival, con il docufilm “La bella stagione” di Marco Ponti. Questa volta si parla di un altro ex calciatore doriano che ha fatto però le sue fortune nei panni di allenatore. Stiamo parlando di Marcello Lippi da Viareggio, molto conosciuto da queste parti, per tutte le imprese messe in fila sulla panchina della Vecchia Signora. Ebbene la sua storia, fatta di successi, è stata raccontata in un docufilm dal titolo “Adesso vinco io” di Simone Herbert Paragnani e Paolo Geremei. Ad accogliere Lippi, in un sabato torinese al Cinema Massimo - accompagnato dal figlio Davide, dalla moglie e dalla figlia -, i suoi ex calciatori, Ciro Ferrara e Pavel Nedved. Oppure gli uomini del suo staff, che lo hanno accompagnato ovunque, Cina compresa, come Ivano Bordon, storico preparatore dei portieri. C’era anche Massimo Mauro, a proposito di ex Juventus. Ad attenderlo anche una parte della dirigenza della Juve di oggi, Cristiano Giuntoli e Federico Cherubini.


«E’ un’emozione grande tornare qui a Torino - ha detto il ct campione del Mondo di Germania 2006 -, qui ho trascorso gli anni più belli della carriera, con quelli della nazionale azzurra, ovviamente, quelli che ci hanno permesso di diventare campioni del mondo. Però i più begli anni li ho passati qua...», ha detto con un pizzico di emozione. Applausi in sala. «La vittoria per lui è un’idea. - ha detto Paragnani -, Marcello Lippi è il maestro Miyagi del calcio: metti la cera, togli la cera, e poi i calciatori arrivano a dama e ne capiscono il motivo. Un uomo che è riuscito a trasmettere il suo sapere anche in Cina: «La Cina è il culmine di una carriera che già senza la Cina sarebbe stata perfetta. È stata come la dimostrazione del suo essere unico. - ha affermato Paragnani -. È stato incredibile vedere calciatori che avevano dieci gradi di separazione da lui, da un punto di vista culturale, essere travolti dal suo carisma».


Tutto, però, era partito da Napoli. Con lui, prima di approdare alla Juventus, c’era già Ciro Ferrara, uno che conosce bene mister Marcello: «Un rapporto che continua da tantissimi anni - ha detto l’ex difensore -. E che litigate dopo le sconfitte... Ma è sempre stato incredibile nella gestione del gruppo, è stato sempre il punto di forza. E soprattutto al Mondiale in Germania si è visto».

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