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I dati delle immatricolazioni

Il paradosso di Stellantis: la fabbrica è ferma, ma le vendite volano

Balzo in avanti rispetto al 2022 e i fabbricanti chiedono "nuovi incentivi per il settore"

Il paradosso di Stellantis: la fabbrica è ferma, ma le vendite volano

Il paradosso di Stellantis: la fabbrica è ferma, con gli operai in cassa integrazione, ma Stellantis vola nelle vendite. E il trend più che positivo riguarda tutto il mercato italiano, con i costruttori che ora si spingono a dire, fornendo un assist straordinario proprio a Stellantis, che occorre una nuova strategia di incentivi.

Secondo i dati elaborati da Dataforce, nel mese di novembre Stellantis ha venduto in Italia 40.808 auto, il 9,8% in più dello stesso mese del 2022. La quota di mercato è pari al 29,3% a fronte del 30,9% di un anno fa. Negli undici mesi il gruppo ha immatricolato 472.715 auto, in crescita del 10,1% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. La quota è in calo dal 35,4% al 32,5%.

La parte del leone la fa il brand Jeep con una quota complessiva del 4,66%, in crescita di quasi un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2022: tra le passenger cars, Jeep è all'ottavo posto in Italia sia a novembre, sia nel 2023. Renegade 4xe e Compass 4xe - i suv Jeep prodotti in Italia presso lo stabilimento di Melfi - hanno un ruolo di primo piano e collocano Jeep al primo posto nell'anno nel mercato dei veicoli plug-in hybrid con una quota che supera il 16%. Molto positiva la performance di Jeep Avenger - disegnato presso il Jeep Design Studio di Torino, primo suv Jeep 100% elettrico, Auto dell'Anno 2023, - che per il secondo mese consecutivo si conferma il B-Suv più venduto.

A novembre sono state immatricolate in Italia 139.278 auto con una crescita sullo stesso mese del 2022 del 16,19%. Il consuntivo dei primi undici mesi chiude a quota 1.455.271 con un incremento del 20,1% sullo stesso periodo del 2022. I dati sono del ministero dei Trasporti.

"Anche il penultimo mese dell'anno si chiude con immatricolazioni in crescita per il mercato auto italiano (+16,2%). Si conferma, quindi, il trend positivo del cumulato gennaio-novembre rispetto all'anno precedente, ferma restando la significativa distanza rispetto ai volumi pre-pandemia (-18% su gennaio-novembre 2019). Entrando oggi nell'ultimo mese del 2023, possiamo ormai ragionevolmente confermare che la chiusura del mercato auto italiano si attesterà a circa 1.580.000 immatricolazioni complessive (+20% circa rispetto al 2022)" spiega Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia, l'associazione dei fabbricanti di automobili.

E, particolare non da poco in vista del Tavolo dell'Automotive del 6 dicembre, con il Governo assieme ai sindacati e Stellantis, si torna a parlare di incentivi, come richiesto da Carlos Tavares, ceo del Gruppo. Prosegue infatti Vavassori: "Con la fine dell'anno, il consuntivo dell'ecobonus auto 2023 mostra un avanzo di circa 300 milioni di euro, che, peraltro, si somma ai 250 milioni restanti dall'ecobonus 2022 e non ancora riallocati. Segno che gli incentivi all'acquisto delle vetture green, previsti anche per il 2024, vanno rimodulati e resi più attrattivi per i consumatori, in modo che le loro scelte si orientino gradualmente nella stessa direzione degli obiettivi di decarbonizzazione della mobilità che l'Ue ha fissato".

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