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La crisi dell'auto
30 Novembre 2023 - 09:04
A una settimana esatta dall'annuncio festoso del nuovo Hub dell'economia circolare, una doccia fredda per i dipendenti di Stellantis: Mirafiori si ferma e lascia a casa i lavoratori del secondo turno delle Carrozzerie. E' la notizia arrivata questa mattina in redazione e, al momento, le stesse organizzazioni sindacali stanno cercando di capire quanto durerà questo stop e quanti lavoratori coinvolgerà.
Ferma quindi la linea della 500 elettrica, il modello di punta, tanto che era stato annunciato il suo sbarco negli Usa, che avrebbe comportato un aumento della produzione a Torino. Ma nella mattinata di oggi, a quanto siamo riusciti ad apprendere, sono venuti a mancare dei componenti: una carenza nelle forniture che obbliga allo stop. Una situazione che, da tempo, si sta protraendo a singhiozzo nei vari stabilimenti del Gruppo: a ottobre, si era fermato lo stabilimento francese di Rennes, per una settimana.
A quanto è stato reso noto, lo stop ai due turni ha coinvolto circa mille lavoratori, sui tremila in totale che risultato in forze allo stabilimento di Mirafiori. E per domani, venerdì 1 dicembre, confermata la situazione: cassa integrazione per tutto il personale delle Carrozzerie. Il tutto, viene spiegato, sempre per la difficoltà di approvvigionamento di materie prime. "Dobbiamo staccarci dalla dipendenza delle materie prime" era, non a caso, una delle frasi pronunciate la scorsa settimana da Carlos Tavares, ceo del Gruppo, a proposito dell'Hub Sustainera dell'economia circolare. Lo smantellamento e riciclo delle componenti di auto usate, o giunte a fine del loro ciclo vitale, una volta a regime, dovrebbe consentire di ovviare alla carenze non solo di materiali rari presenti nelle batterie, ma anche acciaio, ghisa e alluminio.
La situazione aggiunge in ogni caso ulteriori inquietudini in vista del Tavolo per l'automotive, che si riunirà la prossima settimana, mercoledì 6 dicembre. Il ministro Adolfo Urso, al solito, si è definito ottimista sul raggiungimento di una intesa con Stellantis per il famoso piano da un milione di veicoli prodotti in Italia. Il gruppo, per bocca di Tavares, aveva già posto le sue condizioni: incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici e rinvio della normativa Euro7 che, di fatto, condannerebbe a morte la Panda ancora prodotta a Pomigliano.
Riguardo il tavolo, all'Investor Day di Exor, John Elkann ha dichiarato: "Il lavoro che è stato fatto localmente per il nuovo hub di MIrafiori con la Regione Piemonte e la Città di Torino ha permesso di creare attività nuove e creare le premesse per attività competitive. Questo è sicuramente di grande auspicio". E ha poi aggiunto: "D'altra parte il governatore del Piemonte Alberto Cirio è stato nominato al tavolo coordinatore delle altre Regioni e sicuramente questo è di buon auspicio".
La notizia imprevista dello stop a Mirafiori, inoltre, ha fatto saltare anche l'iniziativa di solidarietà, promossa dai sindacati, per i lavoratori della Lear, la società dell'indotto che lavorava per Maserati e che adesso rischia la chiusura. I dipendenti di Mirafiori avevano intenzione di portare cibo e altri generi di conforto ai colleghi in presidio permanente, sotto la pioggia, davanti allo stabilimento di Grugliasco. La raccolta solidale sarebbe dovuta avvenire fra primo e secondo turno.
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