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IL FATTO

La Finanziaria del Comune fa 20 anni e investe 70 milioni nei servizi pubblici

È previsto anche un aumento dei dividendi di Iren

Conferenza stampa in Sala Colonne

Conferenza stampa in Sala Colonne

La Finanziaria Città di Torino (Fct) - un patrimonio da quasi 460 milioni e un piano d’impresa con erogazioni da 71 milioni di euro - compie vent’anni e si apre nuovi partner. «Fct ha una sufficiente maturità di storia e il background per potere essere un interlocutore credibile per il sistema economico di questo territorio e non solo. Il mondo delle utilities è in grande fermento e c’è un interesse crescente dei fondi d’investimento internazionali. Si è visto nella vicenda Egea in cui addirittura da Oltreoceano hanno pensato di fare un’operazione di equity» commenta il sindaco Stefano Lo Russo in un incontro presso il Comune.

Dall’8 dicembre 2003 quando Fct Holding fu creata nello studio del notaio Marocco, il capitale sociale interamente versato è passato da 1.197.000 euro a 250 milioni di euro. Dalle partecipate sono attesi 104,5 milioni di dividendi: quasi il 90% da Iren, il 10% dall’Amiat e la restante percentuale dalla Smat. «In questi anni sono stati con regolarità versati alla Città i dividendi delle partecipate.

In piena continuità con quanto ottenuto finora, il piano d’impresa 2022-2026 prevede 71 milioni di euro di erogazioni, a fronte di 104,5 milioni di dividendi attesi dalle partecipate. Un impegno sempre più concreto a sostegno della comunità torinese» ha spiegato l’amministratore unico di Fct Holding, Luca Cassiani. Il bilancio di Fct Holding presenta un margine operativo lordo di quasi 23,5 milioni e un risultato corrente da quasi 21,5 milioni e prevede di azzerare, entro il 2026, gli oneri finanziari. La liquidità è attesa a fine anno a 48,1 milioni. Tra il 2023 e il 2026 i cash flow sarà di poco superiore ai 100 milioni. È previsto anche un aumento dei dividendi di Iren, mentre resteranno costanti quelli di Amiat e Smat.

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