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LE FESTE

Niente baci e abbracci a Natale: le buone pratiche "anti contagio"

L’Ordine dei medici invita alla prudenza e a tutelare i più fragili

Niente abbracci a Natale

Niente abbracci a Natale

Niente baci e abbracci a Natale. È questo il consiglio degli esperti per evitare di contagiarsi a vicenda. Soprattutto se in famiglia c’è qualcuno particolarmente fragile. Ai più «coscienziosi», i virologi suggeriscono anche di tamponarsi prima di incontrare i nonni per le feste. Chiaramente solo se presentano dei sintomi riconducibili al Covid o all’influenza. Si tratta di precauzioni. Nessuna normativa fornisce indicazioni su come ci si debba comportare in famiglia. Sono lontani i tempi delle restrizioni, dei «congiunti» e di quell’Italia divisa in zone, anche per mangiare il panettone. Tuttavia, i numeri parlano chiaro: il virus circola, nelle prossime settimane, andrà a braccetto con l’influenza.
«Tornare ad atteggiamenti prudenti e fare i vaccini è l’unica arma contro i virus» spiega Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo). Specie in vista del picco dei contagi, atteso per l’inizio dell’anno nuovo.

Il bollettino
In Piemonte l’occupazione dei posti letto in reparto per Covid si attesta al 9.1%. In terapia intensiva scende al 2.9%, mentre la positività dei tamponi Covid è al 20.1%, si legge nel bollettino diramato dalla Regione. Durante la fase più acuta della pandemia, il report veniva diffuso quotidianamente. Oggi arriva il venerdì e fotografa l’andamento dei contagi della settimana, suddividendo i casi per provincia e fascia d’età. Negli ultimi sette giorni, si registra un andamento «stazionario» rispetto al periodo precedente e la situazione rimane «sotto controllo» si legge nella nota. Nel periodo che va dal 30 novembre al 6 dicembre, l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100mila abitanti) è stata 110 (-5.3%) rispetto ai 116.1 del periodo precedente. Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 39.4 (+6.8%). Tra i 25 e i 44 anni è scesa del 9.1%. Mentre tra chi ha tra i 45 e i 59 anni sale dell’11%). Guardando poi agli over 80 (generalmente più fragili) l’incidenza risulta 264.5 (-4.3%).

Vaccinazioni
Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate 10.974.714 dosi. Tra giovedì 30 novembre e giovedì 7 dicembre sono state vaccinate 17.011 persone: 96 hanno ricevuto la prima dose, 9 la seconda, 126 la terza, 1.934 la quarta, 10.204 la quinta, 4.642 la sesta. Per favorire la vaccinazione, la Regione ha chiesto alle Asl di organizzare degli “open day” già nel periodo pre-natalizio: gli infermieri potranno avvalersi del nuovo vaccino ricombinante adiuvato Nuvaxovid, autorizzato per l’immunizzazione dei soggetti di età pari o superiore a 12 anni.



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