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IL CASO

Assegno di inclusione, il nuovo Reddito per 6mila fragili a Torino

Sostegno anche per senzatetto, donne vittime di tratta e violenza. Ecco chi può fare richiesta

Inps

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Addio reddito di cittadinanza. Benvenuto assegno di inclusione. A partite dal primo gennaio la nuova misura messa a punto dal governo di Giorgia Meloni andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza di grillina memoria. La misura riguarderà circa 737mila nuclei familiari in tutta Italia. In Piemonte si stima che perderanno il sussidio 7.299 famiglie, 4.615 solo in provincia di Torino. Di contro, almeno 6mila “fragili”, tra cui donne vittime di violenza, di tratta e senza fissa dimora, potranno fare richiesta per il nuovo assegno. Una platea maggiore rispetto a quanto si era ipotizzato inizialmente. «È fondamentale che queste categorie vengano tutelate dalla normativa» sottolinea l’assessore al Diritti del Comune di Torino Jacopo Rosatelli. «È stato fatto un grande lavoro di dialogo e mediazione da parte dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, e delle organizzazioni sociali per individuare i profili che sarebbero stati meritevoli» aggiunge. Tra questi anche individui che presentino disturbi mentali, forme di dipendenza e i cosiddetti Care Leavers, vale a dire coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria.

Chi può fare richiesta
La misura è destinata ai nuclei familiari che includono al loro interno almeno un componente con disabilità, un minore o un parente di più di 60 anni di età o in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.



L’Isee 9mila euro
Ogni richiedente deve presentare un Isee in corso di validità non superiore a 9.360 euro, passando per un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero non superiore a 30mila euro e un patrimonio mobiliare non superiore a una cifra compresa tra i 6mila e i 10mila euro a seconda del numero di componenti del nucleo familiare. Il decreto precisa inoltre che nessun membro della famiglia deve avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta.



La burocrazia
È possibile fare domanda a partire dal 18 dicembre e negli uffici regna già una certa preoccupazione in merito alla gestione delle richieste. «Bisogna fare attenzione a non chiedere al sistema prestazioni che rischiano di ingolfarlo» avverte Rosatelli. «Altrimenti diventerebbe difficile occuparsi delle persone».

Carta solidale
Erano invece circa 9mila a Torino i beneficiari della carta Dedicata a te, che potrà nuovamente essere richiesta anche attraverso Torino Facile. La carta sarà caricata con i 382,50 euro, originari più i 77,20 aggiuntivi previsti dal Governo. Il primo pagamento dovrà essere effettuato entro il 31 gennaio 2024 e tutte le somme dovranno essere utilizzate entro il 15 marzo 2024.

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