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I timori dell'automotive
22 Dicembre 2023 - 11:32
L'inaugurazione della linea Maserati a Grugliasco
Finisce qui, con l'ultimo turno di lavoro dei quaranta operai e impiegati rimasti, il sogno del Polo del Lusso voluto da Sergio Marchionne. Oggi è l'ultimo giorno nello stabilimento di Grugliasco, da tempo messo in vendita. L'ultima Maserati, una Ghibli, è stata lavorata all'inizio del mese e poi inviata negli Stati Uniti. I quaranta lavoratori dal 4 gennaio passeranno a Mirafiori, come previsto. Ma con una pesante incognita: la nuova Quattroporte, il modello del rilancio, non arriverà, non ancora.
Stop alla Quattroporte
A dirlo è il board stesso di Stellantis: il progetto MS9, ossia la Quattroporte totalmente elettrica, prevista nel 2024, è stato stoppato fino a data da destinarsi. Il motivo? La necessità di non sovrapporsi ai nuovi modelli Alfa Romeo pronti per il mercato. Questione di priorità, certo. Perché evidentemente i modelli Alfa Romeo tirano più di quelli marchiati Maserati. E bastano le cifre, d'altronde, per certificare il fallimento dell'impianto Avvocato Giovanni Agnelli Plant: in un anno le Maserati prodotte, spiegano dalla Fiom, sono state appena 6mila. Ben distanti dalle cifre immaginate da Sergio Marchionne nel 2013.
D'altra parte, non è solo una questione di Maserati: tutti i modelli Stellantis appaiono in sofferenza, rispetto alle previsioni. Come riportato l'altro giorno, nell'area Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) le immatricolazioni di autoveicoli sono state 1.075.756 unità, con una crescita del 6% sullo stesso mese del 2022. Per cui il consuntivo del gennaio-novembre di quest'anno - secondo i dati comunicati da Acea, l'associazione dei costruttori europei - chiude a quota 11.799.842 con una crescita del 15,6% sullo stesso periodo del 2022. Ma, in questo quadro, Stellantis segna 160.499 auto, vale a dire il 2,8% in meno dello stesso mese del 2022. La quota di mercato è in calo dal 16,3% al 14,9%. Negli undici mesi le immatricolazioni del gruppo Stellantis sono state 1.992.352, il 5,3% in più dell'analogo periodo dell'anno scorso, con una quota di mercato del 16,9% rispetto al 18,6%.
Stellantis ai fornitori: "Abbassate i prezzi"
Quindi, che destino avrà Mirafiori, che oltre alla 500 BEV attendeva proprio la Quattroporte? La nuova berlina sarà prodotta altrove? "Tutti i nuovi modelli elettrici saranno sviluppati e prodotti in Italia" continuano a rassicurare da Stellantis. Ma nel contempo inviano ai fornitori una comunicazione in cui, oltre al blocco della Quattroporte, spiegano che "l’industria automotive sta attraversando una pesante trasformazione. Per sostenere le necessità del business dobbiamo fare un passo in avanti e migliorare le performance nei costi". E chiedono a tutti i fornitori di abbassare i prezzi del 6%, di nuovo. Perché un taglio praticamente identico era già stato richiesto un anno fa.
Mirafiori: anche la 500 elettrica non va
Quindi, costi da ridurre e produzione da rivedere. A Mirafiori, che è in questi giorni è fermo con tutti i lavoratori in ferie, fanno i conti: l'obiettivo di produzione di 80.500 Fiat 500 BEV non è stato raggiunto. Impossibile, quindi, anche solo pensare alle 100mila vagheggiate mesi fa.
Eppure, dal punto di vista dei conti, l'anno di Stellantis appare decisamente positivo. E' di ieri la notizia del successo dell'offerta di azionariato fra i dipendenti, con 64milioni movimentati. E la società Standard&Poor ha appena alzato il rating per Stellantis a "BBB+ outlook stabile", che significa l'attesa di una forte redditività.
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