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I guai di Stellantis

Stop alla fabbrica, operai in ferie fino a gennaio. Cosa succede?

La comunicazione è arrivata questa mattina, alla vigilia dell'incontro con il ministro

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Mirafiori si ferma. Tre settimane di stop per la linea della 500 elettrica, una per la Maserati. Una decisione presa oggi, e comunicata alle organizzazioni sindacali, e sottoscritta come "Ponte di Natale e Capodanno". Ma cosa porterà l'anno nuovo ai 3mila operai dello stabilimento di Mirafiori?

La scorsa settimana, era scattato lo stop alla produzione a causa della mancanza di componenti per la linea della 500 BEV, produzione che sarebbe dovuta riprendere in questi giorni: invece la fabbrica si ferma. Dal 15 dicembre al 5 gennaio si fermeranno gli operai della 500 elettrica, ossia il modello su cui tutti puntano: per loro è stato deciso il ricorso ai Par, ossia i permessi retribuiti collettivi, e alle ferie. In pratica, come si diceva quando Stellantis era soltanto Fiat, gli operai vengono "messi in libertà"

I lavoratori Maserati - quelli trasferiti da Grugliasco, il cui stabilimento è stato posto in vendita - saranno fermi, anche qui con i Par, dal 2 al 5 gennaio. Gli addetti delle "ex mascherine", ossia quelli che lavoravano alla produzione delle mascherine Covid e poi trasferiti ad altri incarichi sempre nello stabilimento, dal 15 al 31 dicembre e ancora dal 2 al 5 gennaio 2024. Il reparto RG Premium, che si occupa dei test delle vetture elettriche, il 27, 28, 29 dicembre.

I motivi dello stop? Per la 500 BEV pare che sia dovuto a una flessione degli ordini, nonostante a novembre Stellantis abbia segnato ottimi risultati nelle vendite. Per Maserati, paradossalmente, i problemi sono dovuti alle sellerie: che erano prodotte alla Lear, l'azienda a rischio chiusura - aveva lo stabilimento di Grugliasco come monocomittente - e con 300 esuberi.

Una situazione inquietante, che arriva all'indomani del monito dell'arcivescovo, monsignor Roberto Repole, che ha di fatto lanciato un ultimatum, alla famiglia Elkann-Agnelli e a Stellantis: a Torino, intendete rilanciare o ridimensionare? Ora serve chiarezza.

Domani, a Roma, ci sarà il Tavolo dell'Automotive, dove l'azienda incontrerà il ministro Urso e i sindacati. In ballo, il famoso accordo per la produzione di 100mila auto in Italia: ma Stellantis pone delle condizioni. Ossia, incentivi per l'acquisto delle auto elettriche. 

Curiosità, proprio oggi in Lamborghini - che fa parte del Gruppo Volkswagen assieme a Ducati - è stato annunciato il raggiungimento dell'accordo per la settimana corta, che prevede la riduzione dell'orario di lavoro, l'aumento del salario annuale, 500 nuove assunzioni, un percorso di miglioramento sugli appalti continuativi del sito. Nell'ex Fiat, invece, vacanze lunghe. 

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