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Il caso

Corso Belgio, l'ombra potrebbe salvare gli alberi dall'abbattimento

Per il comitato in difesa degli aceri «l’esito del procedimento può creare un importante precedente»

La protesta di corso Belgio

La protesta di corso Belgio

L’ombra potrebbe salvare gli aceri di corso Belgio. La difesa delle alberate di corso Belgio non si ferma, il comitato “Salviamo gli alberi di corso Belgio” ha un presidio fisso e prosegue anche il ricorso intentato da una ventina di residenti di Vanchiglietta contro il Comune di Torino per impedire l’abbattimento dei 241 alberi, accolto dal giudice lo scorso settembre. La seguente fase di conciliazione non è andata a buon fine. La Città continua a sostenere il progetto di sostituzione dell’intera alberata, «proponendo soltanto di spalmarne su più anni la realizzazione», spiegano dal comitato.

Intanto, il 28 novembre il giudice ha accolto l’istanza presentata dai residenti, che chiede l’estensione del quesito peritale. Un «fatto significativo» per il comitato, al fianco dei ricorrenti. Oltre alla CO2, unico elemento iniziale da valutare per i consulenti di entrambe le parti, nonostante l’opposizione del Comune, ora si dovranno tenere in considerazione nuovi aspetti come la rimozione degli inquinanti, l’ombreggiatura e l’abbassamento della temperatura.

Un altro passo avanti per il comitato, che invita a sostenere la vertenza - per cui sarà avviata una raccolta fondi per le spese legali - «perché l’esito del procedimento può creare un importante precedente cittadino e nazionale». 

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