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IL CONCERTO DI CAPODANNO

«La scommessa vinta»: 10mila in piazza per festeggiare l’Egizio

E l'assessore Purchia già pensa a come replicare il prossimo anno

L'orchestra Filarmonica di Torino

L'orchestra Filarmonica di Torino

«Celeste Aida, forma divina. Mistico serto di luce fior. Del mio pensiero tu sei regina. Tu, di mia vita sei lo splendor». È una piazza silenziosa e attenta quella che ascolta il primo atto dell’Aida di Giuseppe Verdi. Con il naso all’insù e lo sguardo assorto, circa 10mila persone hanno potuto godere ieri pomeriggio del talento dell’Orchestra Filarmonica di Torino, per il tradizionale concerto del primo gennaio in piazza Castello. Una scommessa che si può tranquillamente considerare vinta, fin dalle prime note del Flauto Magico di Mozart.

L'assessore Purchia già pensa al prossimo anno
«Abbiamo scommesso su un grande concerto di Capodanno di musica classica in piazza, com’è tradizione di grandi città europee, e direi che le diecimila presenze, con piazza Castello gremita di migliaia di torinesi e turisti, ci hanno dato ragione» commenta con soddisfazione l’assessore comunale alla Cultura Rosanna Purchia. «È stato uno spettacolo bellissimo, arricchito delle coreografie che hanno omaggiato il Museo Egizio, che apre le celebrazioni per il suo bicentenario - prosegue -. Siamo davvero molto contenti e lavoreremo, già da domani, ad una prossima edizione affinché il concerto di Capodanno diventi una tradizione di Torino».

Per quest’anno poi è stata scelta una madrina d’eccezione. Una splendida Alba Parietti vestita di bianco ha calcato il palco di piazza Castello, insieme al direttore Paolo Gavazzeni. «La culura non è un privilegio, è un nostro diritto» tuona Parietti dal palco e subito dopo lascia la scena al direttore dell’Egizio Christian Greco, che augura al pubblico “buon anno” in egiziano.

Soddisfatto anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. «È stato un concerto coinvolgente e appassionante» commentata. «Abbiamo voluto portare la musica classica in piazza - prosegue - e anche in questo nuovo anno siamo convinti del fatto che la cultura debba essere aperta, diffusa e condivisa il più possibile». Il primo cittadino ha poi voluto rivolgere un ringraziamento particolare ai musicisti sul palco, «che ci hanno regalato un momento di vera bellezza». E così Mozart, Paganini, Rossini, Verdi e Massenet hanno risuonato per le vie del centro, sotto la direzione del maestro Giampaolo Pretto. Una menzione speciale per il violino solista, il giovane Vikram Francesco Sedona.

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