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Economia & Finanza

Stellantis in cassa piace alle banche: "Renderà miliardi"

Intesa Sanpaolo conferma il rating del gruppo di Elkann e Tavares, attesa per i risultati del semestre

Stellantis in cassa piace alle banche: "Renderà miliardi"

Cassa integrazione per migliaia di operai da Mirafiori a Modena - 220 lavoratori in cassa nella casa madre di Maserati a causa del calo degli ordini -, lettere di licenziamento per gli addetti alle pulizie di Pomigliano e calo della quota di mercato nel 2023, ma anche il primato Jeep tra i veicoli elettrici e quello nei veicoli industriali e commerciali, senza dimenticare l'accordo "multimiliardario" per la vendita di 250mila veicoli nei prossimi tre anni al colosso degli autonoleggi Sixt. In questo quadro complesso, Intesa Sanpaolo crede in Stellantis e dà per certo un aumento della redditività e dei margini di profitto.

L'istituto di credito guidato da Carlo Messina, infatti, ha ribadito per Stellantis il rating buy con target price a 21,2 euro. Vediamo cosa significa: il rating buy è uno dei gradi di rating che una banca d'investimento o un broker esprime su un dato mercato. Indica che il prezzo di un asset aumenterà nel prossimo futuro. E il target price è il "prezzo obiettivo", ossia quello che un investitore intende raggiungere in un determinato periodo. Significa che le azioni Stellantis sono destinate a crescere.

Riporta Milano Finanza che, secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo in merito ai risultati definitivi del 2023 che devono essere resi noti nel giro di quattro mesi dalla conclusione del semestre di riferimento, "nel complesso, consideriamo le vendite del gruppo in Europa nel secondo semestre come parzialmente compensative alla tendenza più debole negli Stati Uniti. Inoltre, i dati europei confermano la graduale risoluzione dei problemi logistici nell’area". Aggiungono di sentirsi "complessivamente fiduciosi" sulle stime di ricavi per il secondo semestre del 2023 e per l’intero anno 2023, indicando rispettivamente 92 miliardi e 190 miliardi di euro. A livello di adjusted operating income (aoi), "prevediamo un secondo semestre a 10 miliardi di euro con margini al 10,9%, portandolo per l’intero anno 2023 a 24,1 miliardi di euro con un margine del 12,7%".

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