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Top Employers 2023

Dove si lavora meglio? In banca. (E Intesa Sanpaolo ne assume 4.600)

Riconoscimenti anche a Poste Italiane e Lidl, mentre Forbes premia la Ferrari

Dove si lavora meglio? In banca. (E Intesa Sanpaolo ne assume 4.600)

Il posto migliore dove lavorare? In banca o alle poste. No, non è la solita tiritera di tanti anni fa, quando le famiglie spingevano i giovani verso il cosiddetto posto fisso, ma il risultato delle certificazioni rilasciate dal Top Employers Institute, l’ente globale certificatore da trent'anni delle eccellenze in ambito risorse umane che ha verificato le condizioni di lavoro di migliaia di imprese e compagnie in Italia, dando i suoi attestati.

Per il terzo anno consecutivo, anche Intesa Sanpaolo ottiene la certificazione, per via delle sue "modalità di organizzazione innovative per garantire un buon equilibrio tra vita personale e professionale e un ambiente di lavoro stimolante e dinamico, uno dei più ampi e articolati sistemi di welfare di secondo livello, progetti di inclusione e per la genitorialità". E, non a caso, l'istituto di credito presieduto da Carlo Messina, sembra orientato sempre più verso sviluppo e ampliamento: la previsione è di 4.600 ingressi entro il 2025, di cui circa 2mila in ambito IT e Tech, per sostenere la trasformazione digitale del Gruppo. "Questi progetti, dal welfare di secondo livello alla formazione professionale all'inclusività - spiegano da Intesa Sanpaolo - rientrano nel più ampio piano di attrazione e valorizzazione dei giovani talenti, in ottica di ricambio generazionale e crescita".

Quinto anno consecutivo, invece, per Poste Italiane in virtù delle "sue politiche di risorse umane e, in particolar modo, all'impegno rivolto al benessere dei dipendenti, delle loro famiglie e alle iniziative per l'inclusione, che si integrano con le strategie di valorizzazione delle risorse umane, basate sui principi di equità e merito".

In ambito commerciale e di grande distribuzione tocca invece a Lidl ottenere la certificazione per l'ottavo anno di seguito, mentre nella classifica di Forbes sui migliori datori di lavoro al mondo c'è la Ferrari che si classifica al quinto posto (dopo Samsung, Microsoft, Alfhabet e Apple), con altre dodici nella graduatoria globale. Ossia: Enel, Prada, Pirelli, A2A, Mapei, Calzedonia, Leonardo, Fincantieri, Eurospin, Generali Group e Arstana.

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