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Mistero Fiat: la 500 elettrica vola in Europa, ma in fabbrica scatta la cassa integrazione

La piccola prodotta a Mirafiori domina fra le city car e arriva negli Usa. Il ceo Francois: "Mettiamo il cliente al centro"

Mistero Fiat: la 500 elettrica vola in Europa, ma in fabbrica scatta la cassa integrazione

Nonostante il dicembre nero e il calo delle quote di mercato, Fiat continua a tenere duro in Europa. Addirittura la Fiat 500 Bev si è confermata la più venduta tra le city car elettriche, nonostante una concorrenza agguerrita che conta per esempio su un prezzo inferiore. Una situazione paradossale, però, perché proprio lo stabilimento che produce la 500 elettrica, ossia Mirafiori, presto tornerà in cassa integrazione a causa di un calo degli ordini, come da motivazione di Stellantis ai sindacati.

Nel complesso, la Fiat 500e ha venduto quasi 65mila unità in Europa nel 2023. Guardando al mercato totale dei veicoli elettrici, la city car si è posizionata al primo posto in Italia, Spagna, Belgio, Austria e Germania, raggiungendo il secondo posto in Francia e il quarto in Polonia. Considerando il mercato complessivo degli elettrici nei 10 maggiori mercati europei, la Fiat 500e si è classificata al quarto posto. In questo modo, ha raggiunto una quota di mercato del 14,7%.

"La 500e ha confermato ancora una volta il suo successo, conquistando il segmento delle city car elettriche in Europa per il secondo anno consecutivo - ha dichiarato Olivier Francois, CEO di Fiat e CMO Global di Stellantis -. La 500e ha immatricolato più di 185mila unità in tutto il mondo dal suo lancio e sta giocando un ruolo rilevante nella transizione green delle metropoli internazionali". Il segreto del successo? Secondo il CEO è perché "offriamo soluzioni semplici, intuitive e socialmente rilevanti, mettendo sempre al centro le esigenze dei nostri clienti".

Con prezzo di partenza di 33.950 euro - ma il combinato disposto di rottamazione e dei nuovi incentivi in arrivo potrebbe portare a uno sconto di quasi 13mila euro -, la Fiat 500e è commercializzata in 44 paesi e, nel giorno dell'inaugurazione dell'Hub dell'economia circolare a Mirafiori, John Elkann aveva confermato anche il ritorno della piccola elettrica nel mercato nordamericano - spinta da un video con Bono degli U2 - dove costerà 34.095 dollari, 3mila in più rispetto alla Mini Cooper Electric e quasi 5mila dollari in più di una Nissan Leaf.

Eppure, nonostante questo, a Mirafiori ci si ferma per un calo degli ordini. Tanto che le organizzazioni sindacali, nei giorni scorsi, avevano sottolineato l'insufficienza della 500 elettrica per tenere in vita lo stabilimento, invocando un nuovo modello. Se nel corso del 2023 si era parlato dell'obiettivo di 100mila vetture prodotte in un anno, subito dopo l'estate Stellantis ha rivisto le cifre al ribasso, tanto che a fine anno non si è arrivati neppure a 80mila. 

In compenso, la versione Hybrid della 500, che era prodotta a Tychy in Polonia, adesso nasce nel nuovo stabilimento Fiat appena inaugurato a Orano, in Algeria, dove Stellantis ha investito circa 200 milioni di euro.

E Tavares, ieri alla presentazione della nuova piattaforma Stla Large per veicoli elettrificati ha detto «stiamo portando avanti i pilastri della strategia Dare Forward 2030 in modo molto professionale e rigoroso. Siamo solo all'inizio della nostra offensiva sui Bev in Nord America, ma siamo già sul podio in Europa». Mirafiori non può far altro che sperare. Magari con la nuova piattaforma, destinata ai nuovi modelli Alfa Romeo e Maserati. Per ora solo a Cassino, ma c’è l’incognita della futura Quattroporte, destinata a Mirafiori e poi “congelata”.

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