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VERSO LE REGIONALI

Salvini prende tempo dopo il "sacrificio sardo": «Serve centrodestra unito»

Nuova fumata bianca per la candidatura di Alberto Cirio in Piemonte

Cirio e Salvini

Cirio e Salvini

Poteva essere la volta buona per Alberto Cirio e invece si è chiusa con nulla di fatto la visita del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini in Piemonte. Il risiko delle candidature in vista delle prossime elezioni regionali sembra essere prossimo alla risoluzione. E sul presidente uscente alla guida del Piemonte pare non ci siano dubbi. Tuttavia manca ancora l'ufficialità. 

Esploso - e archiviato - il caso Solinas in Sardegna, che ha costretto Salvini a fare un passo indietro e ad accettare (pur mal volentieri) la candidatura del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, in quota Fratelli d’Italia, ora i tasselli nelle altre regioni potrebbero trovare nuovi incastri. In risposta al “sacrificio sardo”, la Lega torna a chiedere a gran voce di portare a casa la deroga al terzo mandato. In alternativa, il Carroccio vuole dare le carte in Basilicata, dove il candidato favorito attualmente è Vito Bardi, in quota Forza Italia e su cui Antonio Tajani ha già messo il veto.

Si colloca in questo quadro la riconferma del presidente uscente del Piemonte alla guida della coalizione. «L’obiettivo è un centrodestra unito e vincente ovunque» risponde il vicepremier, a margine della conferenza stampa sulla linea due della metropolitana, parlando del risiko delle candidature. Su Cirio, nello specifico, sorride e si augura che si possa applicare "anche il terzo mandato". 

Poco prima, Salvini avrebbe fatto il punto con consiglieri regionali e parlamentari del Carroccio al ristorante Solferino di Torino: i pronostici non sono rosei per la Lega ed è per questo che il Capitano ha chiesto ai consiglieri uscenti di scendere in campo. 

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