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Automotive & Tecnologia

Tute blu? Stellantis punta sull'intelligenza artificiale

Il Gruppo acquisisce CloudMade per rivoluzionare le auto, pronti a investire 30 miliardi

Tute blu? Stellantis punta sull'intelligenza artificiale

Tute blu? No, intelligenza artificiale. Il mondo dell'industria sta cambiando, virando sempre più verso la tecnologia. Anche i robot delle catene di montaggio in fabbrica sono ormai modernariato. Il settore dell'automotive sta sviluppando sempre di più la connessione tecnologica per migliorare le dotazioni dei veicoli e avreste mai immaginato che l'intelligenza artificiale in auto potrebbe avere uno sviluppo green? 

Se un tempo con "tute blu" venivano indicati gli operai, adesso le definizione andrebbero riviste. Prendiamo per esempio l'ex Fiat, ossia Stellantis: a Mirafiori il blu è una piccola parte dei completi da lavoro, dove domina di più il bianco assieme al grigio. E sulle auto la tecnologia, i software di iperconnessione sono sempre più presenti e attivi. Ecco perché proprio Stellantis ha deciso di puntare in maniera decisa su queste nuove frontiere (e nuovi mercati).

In questi giorni il Gruppo presieduto da John Elkann ha annunciato l'acquisizione del framework di Intelligenza Artificiale, dei modelli di auto-learning - ossia apprendimento automatico - e dei brevetti di CloudMade, uno sviluppatore di soluzioni per il settore automotive basate sulla tecnologia dei big data, assumendo anche i suoi ingegneri e sviluppatori.

Questa acquisizione va in direzione dello sviluppo della STLA SmartCockpit, la tecnologia innovativa che per esempio vedremo già applicata sulla nuova Lancia Ypsilon che verrà presentata a giorni. Come spiega Stellantis, si tratta di arrivare a "un nuovo tipo di mobilità, più flessibile e personalizzata sulla base delle esigenze quotidiane. I clienti potranno continuare a personalizzare il loro veicolo tenendolo costantemente aggiornato. Attraverso i cosiddetti aggiornamenti over-the-air (OTA), infatti, chi guida le nostre vetture potrà aggiungere nuove funzionalità e servizi innovativi, aggiornando il software dei veicoli ogni volta che lo desidera, anche a distanza di anni dalla produzione".

E non si tratta solo di infotainment, quindi l'intrattenimento di bordo - siamo ad anni luce dalla cara vecchia autoradio, ormai -, ma anche i sistemi di sicurezza e di autodiagnosi del veicolo, le informazioni trasmesse al conducente. Si tratta, per il Gruppo, di "una strategia software che reinventa il modo di progettare, costruire e utilizzare i veicoli. Ci stiamo trasformando in un’azienda tech di mobilità sostenibile e per questo prevediamo di investire oltre 30 miliardi di euro nell’elettrificazione e nel software entro il 2025, con un numero di veicoli connessi circolanti su strada che passerà da 12 milioni del 2021 a 34 milioni entro il 2030".

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