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IL CASO

L’invito a Tavares e Meloni: «Un incontro per l'auto qui a Torino»

Afia: «Per attrarre nuovi produttori equipariamo i dazi con la Cina»

Stellantis

La proposta della Fiom: un incontro con le parti sociali a Torino

Uscire dallo scontro politico a colpi di dichiarazioni a distanza e sedersi a un tavolo, magari proprio nella città dell’auto, per discutere del futuro dell’occupazione e di Stellantis. Questo l’invito del segretario generale della Fiom Michele De Palma, rivolto tanto all’azienda quanto al governo. «Sia Meloni che Tavares parlano in nome dei lavoratori. Permettetemi di dire che siamo noi che abbiamo provato a difenderli» tuona De Palma e auspica la riduzione degli orari di lavoro per mantenere i livelli occupazionali e maggiore rappresentanza di genere nelle fabbriche italiane. 


Equiparare i dazi
C’è poi un tema che riguarda i dazi sull’esportazione dei prodotti da affrontate. Oggi le tasse verso la Cina e verso l’Europa hanno un differenziale che incide sulle scelte produttive e «non aiuta la nostra industria» sottolinea Gianmarco Giorda, direttore generale di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). I primi sono del 25%, mentre i secondi del 10% . «Dovremmo lavorare a livello europeo per far sì che i dazi siano uguali» sottolinea. «Questo potrebbe favorire l’arrivo nei prossimi anni di costruttori cinesi, che potrebbero avere un interesse a produrre qui e non a esportare». Stanno già arrivando, si lascia poi scappare Giorda. «I cinesi stanno vendendo in Europa volumi sempre più significativi - aggiunge -. Un segnale di interesse importante e per cui il governo fa bene a lavorare in questa direzione. Potrebbe esserci anche Tesla interessante a investire». L’ecosistema, in ogni caso, in Italia c’è. «Qui abbiamo un’industria componentistica d’eccellenza. Bisogna lavorare sui fattori di competitività. Ad esempio, serve intervenire sul costo dell’energia che oggi è più alto rispetto ad altri paesi».


L’attacco al sindaco
Nel frattempo, il sindaco di Torino fa pubblicità ingannevole? La critica nemmeno troppo velata arriva ancora una volta da De Palma, segretario generale della Fiom, a margine del convegno “Alleanza, Clima Lavoro per la mobilità sostenibile e la giusta transizione”. «Il sindaco di Torino dovrebbe occuparsi di tutelare i lavoratori di Torino. Gli altri sindaci sponsorizzavano auto prodotte a Mirafiori e Grugliasco - spiega il segretario generale -. Il fatto che si sponsorizzino auto del Made in Italy che si produco altrove non è una buona rendita per i torinesi. È pubblicità ingannevole». E ancora: «Capiamoci su cos’è il Made in Italy. Usciamo da uno scontro politico ed entriamo nel merito. Sia Meloni che Tavares parlano in nome dei lavoratori. In realtà siamo noi che lo facciamo e l‘ abbiamo anche pagato a caro prezzo». Da qui l’invito del segretario della Fiom a organizzare un incontro a Torino con le parti sociali.

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