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In via Nizza
08 Febbraio 2024 - 09:54
Gli agenti hanno portato via senzatetto, allontanato pusher, identificato persone già indagate o che non potevano stare nella zona della stazione di Porta Nuova. Hanno “ripulito” i portici di via Nizza, letteralmente: «Grazie ma questi interventi andrebbero fatti tutti i giorni - sorride amaro Paolo Lorenzetti, presidente del Comitato dei commercianti - Ormai la situazione è insostenibile, chi vive e lavora qui è disperato. Per risolvere, ci vuole la volontà politica del sindaco: deve intervenire insieme a prefetto e questore».
Nell’attesa, martedì pomeriggio, gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno effettuato l’ennesimo “controllo ad alto impatto”, controllando circa 200 persone solo nella stazione di Porta Nuova. Insieme alle unità cinofile hanno passato al setaccio passeggeri dei treni e della metropolitana. Intanto un’altra “squadra” di poliziotti si è presa cura della zona sotto i portici di via Nizza, da cui sono stati allontanati senzatetto, spacciatori e uomini con il divieto di avvicinamento all’area della stazione (il cosiddetto Daspo urbano). Intanto gli operatori dell’Amiat hanno ripulito la pavimentazione: «Molti clienti non vengono più perché hanno paura di questa zona indecente - incalza Lorenzetti - Quindi ben vengano queste attività, che andrebbero fatte anche di sera e in tutto il quartiere. Altrimenti il problema si sposta soltanto dietro l’angolo. E bastano un paio di giorni perché la consueta “popolazione” ritorni sotto i portici, attirati dai soliti locali: noi vediamo costantemente persone che spacciano o si fanno di crack davanti ai negozi».
Per questo il Comitato dei commercianti continua a insistere per chiedere interventi e incontri. E a minacciare azioni legali: «Il condominio di via Nizza 5 ha già presentato una diffida al Comune, noi ci siamo rivolti a un avvocato per fare qualcosa di simile per la zona dei portici, via Berthollet e largo Saluzzo. Qui la situazione continua a peggiorare».
Il 16 febbraio i commercianti incontreranno l’assessore comunale alla Sicurezza, Gianna Pentenero, e le chiederanno un maggiore impegno da parte della città: «Vogliamo un presidio fisso come a Barriera di Milano. o almeno dei “poliziotti di quartiere” che girino per San Salvario».
Replica Pentenero, che nei giorni scorsi si è anche confrontata al Tavolo sicurezza con la Circoscrizione 8: «Stiamo già lavorando a 360 gradi, a partire da parcheggiatori abusivi e senzatetto. E’ un’attività congiunta e chiediamo collaborazione ai commercianti». Che chiedono soluzioni, però: «Lo capisco ma i problemi sono complessi: servirebbero politiche sull’immigrazione che favoriscano l’integrazione, per esempio. E non possiamo chiudere certi locali perché le licenze sono liberalizzate. Così come sarebbero troppe le zone su cui intervenire: vogliamo davvero militarizzare tuta Torino?».
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