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14 Febbraio 2024 - 23:00
Trappole per la processionaria, l’insetto che può uccidere i cani
Nell’ultimo decennio si sono intensificati, a causa del progressivo innalzamento delle temperature medie invernali, gli attacchi della processionaria del pino. Si tratta di un insetto, le cui larve si nutrono degli aghi di pino (prevalentemente pino nero o pino silvestre), scheletrizzandoli. Esemplare che si sveglia soprattutto in primavera, e che invadendo parchi e giardini può diventare nocivo per gli animali. In primis i cani (ma non solo).
Le trappole
Per questo motivo il Comune di Torino ha cominciato a piazzare una serie di trappole in vari punti della città. Obiettivo: la cattura della processionaria. In questo periodo gli insetti scendono le larve lungo il tronco, vanno nel terreno e cercano un buco dove interrarsi. Le trappole vengono collocate intorno al fusto, hanno un anello e gli insetti si infilano lì e in un secondo tempo vengono “svuotate”.
«Questo - spiegano da Palazzo Civico -, dovrebbe ridurre possibilità di trovare insetti a spasso per parchi e giardini». Sono un centinaio le trappole già collocate, dove è stata notata (o segnalata) la presenza dei nidi. Come la scarpata di corso Telesio angolo corso Appio Claudio, lungo Po Antonelli, il parco del Valentino nei pressi della Latteria Svizzera, il parco Europa, il parco di Villa Genero e il giardino di via Bezzecca. «Nelle prossime settimane, però, verranno fatte ulteriori verifiche perché potrebbero comparire altri nidi; in quel caso agiremo con rimozione meccanica».
Quali problemi
La processionaria esce allo scoperto con i primi caldi di marzo e aprile ed è pericolosissima soprattutto per i cani. Si chiamano comunemente processionarie perché si spostano in fila indiana, formando delle vere e proprie processioni. Queste larve sono molto pericolose perché il contatto con i peli urticanti può causare sintomi allarmanti in un breve lasso di tempo, come salivazione abbondante, dolore, infiammazione di bocca, esofago e stomaco, edema della glottide (al punto tale da soffocare la bestiola), necrosi della lingua e della mucosa, febbre, anoressia, vomito e diarrea emorragici.
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