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IL COLLOQUIO
16 Febbraio 2024 - 08:00
Orari dei ristoranti a Torino
«Tutti gli eventi per noi sono importanti, perché i locali hanno solo da guadagnarci» spiega Vincenzo Nasi, presidente dell’Epat (associazione degli esercizi pubblici associati di Torino e provincia), rispondendo alle accuse che sono state mosse negli scorsi giorni contro i ristoranti che chiudono presto durante i grandi eventi. In occasione della conferenza stampa di presentazione alla prossima edizione del Salone Internazionale del libro, è stato il presidente Silvio Viale ha chiedere più sostegno da parte di tutti, «per “mettere a festa” la città» in quella che è diventata una manifestazione da record che continua a far crescere i propri numeri. Il concetto, poi ribadito in Quinta commissione alla cultura ieri mattina, è quello di un lavoro sinergico in cui siano, però, anche gli esercenti a fare la loro parte. «L’evento si ripercuote in modo importante sul territorio ed il territorio deve metterci il suo», non ha dubbi Viale.
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Un invito che si ripete ciclicamente in occasione dei grandi eventi, non ultimo il caso degli Atp Finals dello scorso novembre. «Puntualmente torna il ritornello che “a Torino è tutto chiuso”» commenta Nasi ma chi dice una cosa del genere dà una visione poco corretta e superficiale della realtà», commenta ancora Nasi, invitando ad evitare le generalizzazioni. «Certo, a una trattoria a conduzione familiare conviene meno rimanere aperta più a lungo del dovuto, mentre un cocktail bar ha più margine per farlo. È anche una questione culturale e va tenuta in conto - continua Nasi -, ma l’offerta al pubblico è molto varia, abbiamo diverse alternative alla ristorazione».
Una delle ipotesi più concrete è quella di prevedere un canale di informazione diretta - attraverso app o sito web - ai locali aperti per tutti i fruitori del Salone, così da sapere in tempo reale come e dove muoversi. «Siamo sempre disponibili al ragionamento e al coinvolgimento con l’ente pubblico» conferma ancora Nasi, citando anche l’esempio virtuoso di Capodanno, quando sono state distribuite gratuitamente quasi 7.500 cioccolate calde agli spettatori del concerto in Piazza Castello. Il discorso dei locali aperti al pubblico nei periodi di maggiore affluenza turistica va, tuttavia, sempre a braccetto con la questione trasporti pubblici. «In una realtà in cui ad avere un mezzo privato sono sempre meno persone: una metro spesso chiusa, i pochi taxi - soprattutto in settimana - ed i mezzi pubblici insufficienti, costituiscono un grosso limite per simili eventi. Per questo ci auspichiamo un’attiva partecipazione con gli enti pubblici per mettere i nostri sforzi a fattore comune» chiosa il presidente Nasi.
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