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LA SICUREZZA

Seicento soldati già in strada: ora l’esercito anche in stazione

Dopo l'esperienza di Barriera di Milano si pensa di estendere il servizio dei militari

Militari in Barriera di Milano

Militari in Barriera di Milano

Sempre più militari impiegati in strada per garantire la sicurezza. «Dopo l’esperienza in Barriera di Milano, auspichiamo di poterli utilizzare anche in altre realtà, con un’attenzione particolare nei confronti delle stazioni» spiega il prefetto di Torino Donato Cafagna, in occasione della sottoscrizione del Patto per la Sicurezza urbana di Torino, firmato lo scorso 29 agosto tra Prefettura, Regione e Città capoluogo.

Al momento, si contano 593 militari dell’esercito impiegati su Torino nei pattugliamenti con le forze di polizia nell’area nord del capoluogo, nelle stazioni ferroviarie e presso gli obiettivi sensibili, oltre che nell’alta Val Susa nei cantieri Tav e al Frejus, a supporto della polizia di frontiera. «Vedremo di destinare queste risorse nel modo più opportuno possibile» assicura ancora il prefetto Cafagna.



«Con la presenza dei militari e le operazioni ad alto impatto la zona Nord della città appare al momento ben coperta» commenta il questore Vincenzo Ciarambino. Per quanto riguarda invece la zona Sud, il questore ha fatto sapere che «grazie alle risorse umane arrivate durante lo scorso mese abbiamo potuto rinforzare alcuni commissariati». In questo senso, il Commissariato Mirafiori e il San Donato ora dispongono di una volante in servizio 24 ore su 24 con turnazione. «Così abbiamo aumentato lo spettro dei controlli anche nella zona Sud» conclude Ciarambino.

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