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IL REPORTAGE

Un mese con l'esercito a Barriera di Milano: cos'è cambiato? Ecco cosa pensa la gente - IL VIDEO

Abbiamo chiesto a residenti e commercianti se la sicurezza sia aumentata

Lino sa cosa vuole dire avere a che fare con spaccio e criminalità, visto che un ladro lo ha preso a pugni quando lui ha cercato d’impedirgli di rubare la merce dal banco. E ora è il primo a dire che, da quando ci sono i soldati, in corso Palermo e piazza Foroni si vive meglio: «Sì, ma la sera i gatti vanno via e i topi tornano a ballare - sorride l’ambulante - Servono più controlli in strada e nei palazzi».

Il presidio fisso dell’esercito, attivo a Barriera di Milano dalle 8 alle 20, compie un mese proprio in questi giorni. Ed è inevitabile fare un primo bilancio nel mercato di piazza Foroni, fra residenti e ambulanti che invocavano a gran voce l’intervento dei soldati: «Io mi sento più tranquilla e mi fa piacere vederli in giro - esordisce la signora Gilda - Ce n’era bisogno. Ora mettano un presidio anche di notte». Conferma il signor Elio: «In questo mercato c’era sempre qualcuno che ti metteva le mani in tasca: a me hanno rubato il telefono proprio qui dietro. Tutte le volte che incontro i soldati, li fermo e faccio loro i complimenti: il Governo ha fatto una meraviglia. Spero che lo allarghino alla sera e in altre zone: in via Montanaro e via Sesia, per esempio, si devono chiudere in casa per la paura».

Una mamma con il passeggino, Dorina, non è così entusiasta: «Di giorno va meglio ma il problema si è solo spostato un po’ più in là. Non si è risolto nulla». Anche Monica ammette la sua delusione: «In Barriera, negli anni ‘80, passeggiavamo tranquille come in via Roma. Ora non si può più, soprattutto di sera». «La zona è quella che è, qui si vede di tutto alla luce del sole - interviene Antonio - Ma, se questo presidio verrà confermato, forse si vedranno dei risultati».

In effetti, per il mercato si passeggia tranquilli. E nei dintorni non c’è traccia di senzatetto, pusher e tossicodipendenti che prima ne popolavano ogni angolo. Ma basta fare poche decine di metri per rivederli “al lavoro”. E le cronache sono ancora piene di arresti per droga, furti, rapine e aggressioni, comprese quelle alle forze dell’ordine: la scorsa settimana, fra Barriera e Aurora, sono stati presi a botte poliziotti, carabinieri e operatori della Croce rossa (in tre episodi distinti).

Eppure, fra gli ambulanti di piazza Foroni, prevale la soddisfazione. D’altronde erano stati i primi a chiedere un intervento forte per migliorare la situazione dello storico mercato di Barriera: «E’ vero che forse il degrado e l’insicurezza si sono solo spostati, anche se solo di cento metri - premettono Anna e Federico - Però va meglio e siamo convinti che la presenza dei soldati aiuterà a migliorare ancora». C’è anche chi non vuole comparire ma ammette: «Io avevo smesso di venire perché avevo paura - racconta una signora - Adesso sono tornata: non è bello che ci sia voluto l’esercito ma forse era l’unica soluzione».

Tira le somme Enzo Torrraco, storico ambulante e presidente dell’associazione Piazza Foroni: «Siamo contenti che le istituzioni abbiano capito che a Barriera di Milano c’è un problema serio. E che ora clienti e colleghi non siano più ostaggio di delinquenti e spacciatori. Sappiamo che questa non è la soluzione ma l’inizio di un percorso: bisogna fare un passo in avanti». Quale? «Servono controlli negli stabili e interventi per bloccare il degrado e lo spaccio, in modo da impedire che tanta gente butti via la sua vita. Ma devono essere i politici a intervenire seriamente».

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