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L'evento

All’ospedale Martini inaugurati i nuovi ambulatori. E a fine mese tocca ai robot

Tenuti a battesimo, al costo di 650mila euro, i reparti di cardiologia e di neurologia

 inaugurati i nuovi ambulatori di cardiologia e di neurologia

Inaugurati i nuovi ambulatori di cardiologia e di neurologia

«Quello di oggi è un grosso passo avanti, ma abbiamo ancora tanti progetti. Il percorso del Martini è inarrestabile». Così Carlo Picco, direttore generale dell’Asl torinese, ha commentato l’apertura della nuova area ambulatoriale di Cardiologia e Neurologia e del reparto di Chirurgia multispecialistica dell’ospedale Martini, nel quartiere Pozzo Strada.

Oggi pomeriggio il taglio del nastro, a cui erano presenti anche l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca e il prefetto Giovanni Cafagna, per interventi che hanno dotato il Martini di ben 16 nuovi ambulatori e 24 posti letto aggiuntivi, grazie ai finanziamenti dell’ex art. 20. Il costo complessivo dell’intervento di riqualificazione ammonterebbe a circa 650mila euro ed ha previsto un vero e proprio rifacimento, negli ultimi anni, del centro ospedaliero. Nel complesso, infatti, a partire dal 2020, sono stati più di trenta gli ambulatori ristrutturati e diverse le specializzazioni di cui il Martini si è arricchito.

«Dietro ogni taglio del nastro c’è un lavoro di progettazione, di ricerca di fondi e c’è soprattutto chi si mette in prima linea per fare in modo che questo possa accadere. L’ospedale Martini è diventato un gioiello per Torino su cui si stanno continuando a fare investimenti e ancora tanto andremo a realizzare», è stato invece l’intervento di Ricca, che dà conferma alle parole del direttore generale dell’Asl, lasciando presagire la ricerca di nuovi traguardi per il polo.

Il centro effettuerà da oggi anche interventi di chirurgia robotica: «sembrava un sogno, invece ce l’abbiamo fatta. Il robot è già stato installato (il suo battesimo è previsto per la fine del mese). Così decongestioneremo l’ospedale San Giovanni Bosco, che invece già applica la robotica da qualche anno», continua Picco.

Oltre al robot, che permetterà, quindi, di effettuare interventi assai più complessi ed in modo più efficiente rispetto al passato, è prevista anche l’installazione di una risonanza magnetica, grazie ad un finanziamento dedicato, e di un nuovo angiografo. «Questo sostegno ci dà il coraggio per continuare. Non ci saremmo mai aspettati un Martini così “aggressivo” ed “up to date” rispetto a quello che richiede la cardiologia oggi», afferma entusiasta Massimo Giammaria, direttore del reparto di Cardiologia agli ospedali Martini e Maria Vittoria.

Il tutto va di pari passo con il rafforzamento degli interventi che sono la peculiarità del Martini: l’impiantistica cocleare. Mille gli interventi già effettuati nel corso di quest’anno (in neppure due mesi). «Un traguardo che pochi altri centri in Italia possono vantare», aggiunge Picco.

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