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Il caso

Orti abusivi cinesi sullo Stura, il Comune studia lo sgombero

Terreni quadruplicati nel giro di pochi mesi. Tresso: «Avviata un’interlocuzione»

Orti abusivi cinesi sullo Stura

Orti abusivi cinesi sullo Stura

Terreni occupati abusivamente, orti - di stampo cinese - quadruplicati nel giro di sette mesi. E poi i rifiuti (non bastassero quelli dell’ex campo abusivo). «Oltre a un corso d’acqua deviato artificialmente». Continua a regnare l’illegalità nel parco dell’Arrivore. Lo conferma la Circoscrizione 6, con un nuovo sopralluogo nell’area verde a cavallo tra strada Settimo e via Botticelli.

L’altra faccia delle sponde dello Stura, in mano al degrado e a controlli che paiono davvero insufficienti. Approfittando di una situazione particolare (l’area è nascosta agli occhi dei cittadini), gli abusivi hanno cominciato a sgomitare, prendendo sempre più piede. Trasformando terreni in procinto di risanamento da parte della Città in orti dove, tuttavia, non sarebbe permesso coltivare zucchine o pomodori.

«L’intenzione è quella di recuperare l’area - spiega l’assessore al Verde pubblico del Comune di Torino, Francesco Tresso -. Per questo motivo la Città ha avviato un’interlocuzione con queste persone perché lascino gli spazi ed eventualmente per indirizzarli verso altre soluzioni».

Ma sul problema abusivismo dilagante la Circoscrizione 6 pare irremovibile. «Da troppo tempo chiediamo lo sgombero degli orti abusivi - spiegano il presidente, Valerio Lomanto, e la coordinatrice all’Ambiente, Giulia Zaccaro -. Inizialmente erano solamente tre gli appezzamenti. Però si è aspettato fin troppo e nel frattempo si sono moltiplicati. Non c’è più tempo per le interlocuzioni. Chiediamo all’assessorato competente di prendere una posizione chiara e di velocizzare le procedure di sgombero».

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