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Il progetto
21 Febbraio 2024 - 12:00
Percorsi ciclabili e più verde, prende vita l’Arrivore Lab Park
Elaborare una visione rigenerativa, sfruttando il grande potenziale paesaggistico e naturalistico. È l’idea alla base di “Arrivore Lab Park” che mira a trasformare un’area oggi poco vissuta (come quella del parco dell’Arrivore). Come? Sviluppando un progetto che ne propone una nuova vocazione, valorizzando il suo ruolo di tassello nodale dell’intera dorsale Verde-Blu (che si estende tra il parco Stura e il parco della Confluenza).
Prima fase
La prima fase di lavoro consiste nelle attività di diagnosi e analisi territoriale, propedeutiche all’elaborazione di una visione progettuale e finalizzate ad evidenziare criticità, elementi distintivi e opportunità progettuali offerte dal contesto. Lo scenario progettuale per la valorizzazione del parco è in corso di sviluppo da parte dell’assessorato alla Cura della città, Verde pubblico e Parchi, grazie al finanziamento ottenuto attraverso il Bando Next Generation We promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
Gli obiettivi
Gli obiettivi strategici del progetto “Lab Park” sono due. Il primo punta a valorizzare le connessione interne ed esterne al parco, a partire dal rafforzamento dei suoi accessi, alla caratterizzazione dei sentieri interni e alla loro connessione con il sistema dei percorsi ciclabili dei Parchi Urbani con, trasversalmente, il ripristino della relazione del parco con il fiume Stura.
Il secondo obiettivo, connesso al primo, punta a rafforzare il potenziale del parco come polmone verde innovativo e resiliente della città. L’area potrebbe quindi diventare una piattaforma di innovazione e sperimentazione per tutti i temi legati al verde urbano, attraverso azioni Nbs (Nature-Based Solutions) che accresceranno la naturalità del parco e, allo stesso tempo, favoriranno le occasioni di educazione ambientale, con il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini.
Aprile 2024
Lo sviluppo dello scenario di progetto, che si concluderà ad aprile 2024, è stato strutturato in tre fasi: nella prima si sono svolte le attività di diagnosi e analisi territoriale per evidenziare criticità, elementi distintivi e opportunità progettuali offerte dal contesto. Il secondo step si è concentrato sulla mappatura e l’ingaggio degli attori locali in iniziative di community building che hanno portato all’emersione di un immaginario condiviso sul futuro dell’area.
Da queste due fasi propedeutiche si sta quindi definendo la visione progettuale per il parco riconnesso all’intera dorsale dei parchi fluviali della città. Lo scenario delineato porterà la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica necessario per accedere a diversi tipi di contributi (nazionali ed europei) per realizzare il progetto.
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