Cerca

L'INTERVENTO

Stefano Buono, ceo di Newcleo: «Serve il nucleare. Rinnovabili al 100% non è possibile»

Con centrali di dimensioni più piccole si evitano gli incidenti

Stefano Buono, ceo di Newcleo

Stefano Buono, ceo di Newcleo

«La paura ha evitato al nucleare di esistere in Italia e in Europa per decine di anni. Ora sono subentrati nuovi timori, come il cambiamento climatico e le dipendenze energetiche». Così Stefano Buono, ceo della Newcleo, azienda leader nel nucleare di quarta generazione, intervenendo al convegno sulla transizione energetica organizzato dall’Esco (Energy Service Company) Coesa.



«Smettiamo essere guidati dalla paura e pensiamo in modo scientifico» l’invito di Buono. «Serve il nucleare se si vuole attaccare la parte di produzione oggi dedicata a carbone e gas - prosegue -. Non è pensabile avere il 100% dell’energia derivata da fonti rinnovabili. Serve una parte di energia di base stabile se si vuole davvero decarbonizzare la produzione». E in questo senso, il nucleare appare la soluzione più razionale. Tuttavia, una fetta importante dell’opinione pubblica non è ancora convinta.

Il nucleare è sicuro?
Se gas e petrolio sono percepiti come sicuri al 100%, si può dire lo stesso per l’energia nucleare? «Tecnicamente oggi è possibile fare centrali nucleari piccole e avanzate, evitando di fatto incidenti» spiega ancora Buono. «L’incidente non può più esistere - rimarca -. Lo dico con il conforto del fatto che stiamo operando con l’ente più difficile al mondo, quello francese che, dopo Fukushima, ha alzato i livelli di sicurezza al massimo». Un altro grande tema è quello della gestione delle scorie. «Il mondo ci porta verso il nucleare. Ce n'è bisogno» conclude Buono.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.