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Il caso

Il Racconigi 51 al palo, l’ex mercato coperto resta senza progetti

L'edificio è abbandonato da 7 anni, ecco le idee del Comune per rilanciarlo

Il Racconigi 51

Il mercato coperto Racconigi 51

Continua ad essere un mistero il futuro che attende l’edificio del mercato coperto di corso Racconigi 51, in zona Cenisia. Una vicenda travagliata che va avanti ormai dal 2017. L’edificio è di proprietà del Comune di Torino che nel 2013 lamentava un debito da parte degli ambulanti di circa 660mila euro per canoni non pagati dal 2001: a nulla servirono gli incontri dei lavoranti del coperto con la sindaca Appendino, le rateizzazioni concesse e i ricorsi al Tar.

Gli ambulanti riconsegnarono le chiavi. Ed oggi, il Racconigi 51 rimane un rebus. Nonostante gli siano stati riservati i fondi del Pinqua - Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare - il mercato coperto non ha trovato uno sbocco, e ad oggi rimangono solo le idee. Chiuso da sette anni, con una travagliata storia alle sue spalle, è stato oggi oggetto di una discussione in Sala Rossa, in seguito ad un’interpellanza proposta dal consigliere comunale Simone Fissolo, capogruppo dei Moderati.

A rispondere, Michela Favaro, vicensindaca di Torino con delega al Patrimonio che ha sottolineato come il compendio non sia a carico della sua divisione: il piano interrato è stato assegnato alla Divisione Commercio mentre il secondo è del settore Infrastruttre e Mobilità. Favaro ha spiegato che nel 2021 è stato deliberato un progetto che punta ad una riqualificazione del piazzale e dei parcheggi relativi al Racconigi 51.

«L’obiettivo è quello di creare uno spazio urbano di qualità che possa esser allo stesso tempo attrattivo per gli abitanti del quartiere e funzionale per il palazzo». E pare questa sia ad oggi l’unica certezza a riguardo. Perché se è vero che per il “vecchio” mercato ci sono tante idee, il problema è che al momento tutto è rimasto solo sulla carta. L’assessore ha spiegato che il futuro mercato coperto potrebbe ospitare «attività di artigianato, attività commerciali al dettaglio, attività di ricerca, servizi per l’istruzione, culturali, assistenziali, di interesse generale. Una destinazione che consentirebbe una pluralità di insediamenti che, tuttavia, devono essere singolarmente verificati sotto il profilo edilizio».

Risposta che non sembra aver entusiasmato Fissolo: il consigliere ha rilasciato una dichiarazione dove invita ad un coinvolgimento maggiore nei confronti dei cittadini: «A 3 anni dalla delibera è tempo di capire quale sarà il futuro del Racconigi 51» ha poi concluso.

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