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LA POLITICA

Cirio “benedice” la corsa della rivale Pentenero: ecco cosa ha detto

Ora occhi puntati su Azione e Italia Viva

Alberto Cirio e Gianna Pentenero

Alberto Cirio e Gianna Pentenero

«Pentenero? Innanzitutto è una persona che rispetto molto, che ho conosciuto in tanti anni durante il suo impegno in Regione». Così il presidente Alberto Cirio, commenta la candidatura del Partito democratico dell’assessore comunale alla Sicurezza Gianna Pentenero per le prossime regionali.


«È una persona che sicuramente ha una grande conoscenza della macchina amministrativa regionale e questo è il miglior presupposto per una campagna elettorale basata sul rispetto delle persone e degli avversari» spiega Cirio. «Dobbiamo confrontarci sui problemi del Piemonte e su come risolverli» conclude il presidente in carica, che non si è (volutamente, immaginiamo) espresso sul divorzio consumato tra Pd e 5 Stelle in seguito alla candidatura di Pentenero. Ci ha pensato invece il presidente di Forza Italia al Senato, il senatore Maurizio Gasparri a fare una previsione: «Di fronte al campo rotto della sinistra, sempre più lacerata, Forza Italia propone una politica di unità, di coesione e di concretezza del centrodestra unito. In base a questi valori vinceremo sia in Basilicata che in Piemonte».

Azione e Italia Viva
Non si placa la discussione tra le fila del Pd e gli alleati. In particolare, non è passato inosservato l’appello ad allargare il campo al centro lanciato dalla stessa Pentenero subito dopo la nomina. «Aspetto che mi chiami» fa sapere l’onorevole di Iv Silvia Fregolent, che ha ricevuto l’incarico da parte della segreteria di sondare possibili alleanze. «Valuteremo proposte e programmi e, in modo franco, cosa ne deriverà» fa sapere ancora Fregolent. «Con questa nomina il Pd ha pensato solo a risolvere i suoi problemi interni. La base non ha deciso nulla, a differenza di quanto capitava con “il dittatore Renzi”, che ha sempre sostenuto l’uso delle primarie» ironizza. Il nome di Pentenero in ogni caso, già legato alla giunta Chiamparino e Bresso, appare meno indigesto di altri per Iv (leggi Gribaudo), ma questo non significa affatto che la partita si posso chiudere con facilità. Pare infatti che ancora molti all’interno del partito di Renzi siano dell’idea che sarebbe meglio correre da soli. Mentre una parte residuale ammicca verso Cirio.

«Se Azione e Italia Viva decidono di sostenere Bardi e Cirio è una scelta che accogliamo con favore» commenta il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani. «Dimostra che i nostri presidenti hanno lavorato bene e sono in grado di allargare una coalizione di centrodestra - prosegue -. Il nostro buon governo, insieme agli alleati di centrodestra, è in grado di attrarre altre forze. Si tratta di governo locale».

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