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IL PROGETTO

Torino come Parigi e Vienna: partono i lavori al parco del Valentino


Lo Russo: “La città del domani punta su cultura e ambiente”

Partono i lavori al parco del Valentino

Partono i lavori al parco del Valentino

Un parco contemporaneo, da vivere a piedi, con i libri in mano, all'ombra del nuovo roseto. Così il parco del Valentino di Torino si prepara alla grande trasformazione. "Ci ispiriamo ai pomoni verdi di Parigi e Vienna, che hanno fatto della politica culturale e verde un vero e proprio vanto" spiega l'architetto tedesco Andreas Kipar, tra i responsabili della riqualificazione del parco urbano cittadino.

Questa mattina sono iniziati ufficialmente i lavori. La dead line è fissata al 30 giugno del 2026. "Sentiamo la pressione, ma siamo nei tempi" assicura il sindaco Stefano Lo Russo, in occasione della conferenza stampa di consegna del cantiere all’impresa da parte del Comune e da Scr Piemonte. Il piano vale 13 milioni di euro.

Kipar: "Il rinascimento di chi va a piedi"
"Viviamo un Rinascimento dell'andare a piedi. E Torino non fa eccezione" profetizza l'architetto Kipar, dello studio milanese Land. Alle sue spalle, lo spazio dove nascerà la cupola-roseto del Valentino. "Questo parco sarà principalmente un luogo di cultura - prosegue Kipar -. Un luogo del sapere, dello studio e dello stare.  Dopotutto, il benessere della città passa attraverso i luoghi che invitano a sostare. È una funzione fondamentale per un parco moderno e soddisfa la nostra esigenza di natura".

In questo contesto, si colloca la messa a dimora di 555 nuovi alberi e la rifertilizzazione del suolo. "Questa è l'epoca in cui si deve rompere l’asfalto. Il suolo urbano deve iniziare a respirare" aggiunge Kipar. "Il Valentino deve rappresentare i nuovi temi che viviamo: fluidi, flessibili e use friendly, senza barriere" aggiunge, presentando il progetto di restauro ecologico-urbano e architettonico dell'area. "Oggi la natura non è più un lusso. È un qualcosa che le persone ricercano nella vita quotidiana" conclude.

Meno asfalto, meno automobili (per cui verrà realizzato un parcheggio ad hoc nel Padiglione Morandi) e una nuova pavimentazione drenante, studiata per assorbire gli eventi meteorologici ad alto impatto, su una superficie di circa 65 mila metri quadrati. Il progetto prevede inoltre di ridisegnate piazza Rita Levi Montalcini e lo spazio di fronte alla Fontana dei 12 mesi, con la creazione di una nuova piazza pedonale. Sorgerà invece una sorta di skate park al di sopra del parcheggio Morandi. 

Lo Russo: "Vocazione culturale della città"
"Torino sta cambiando" ricorda il sindaco Stefano Lo Russo, riprendendo il claim che accompagna gli interventi che interesseranno la città nei prossimi due anni. "La scelta di questa amministrazione è stata quella di puntare sulla cultura come vocazione della Torino che vogliamo e a livello di infrastrutture" sottolinea ancora il primo cittadino. "Siamo di fronte a una grande occasione" gli fa eco l'assessore comunale al Verde Francesco Tresso. "Ripensiamo il parco tenendo presente che sarà un grande campus nel verde, con una nuova idea di chioschi, all'insegna della sostenibilità e molto vissuto dai torinesi".

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