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Editoria & Business

Il Risiko degli editori: Marina Berlusconi compra, John Elkann vende. Ecco cosa succede

Mondadori sulla Lattes, oltre 130 anni di storia a Torino, mentre Gedi trova l'accordo per il Secolo XIX

Libri e giornali: Marina Berlusconi compra, John Elkann vende

Grandi manovre nel mondo dell'editoria, tra chi vende e chi compra. Nomi e società di prestigio che passano di mano, fra rumors e annunci ufficiali. E se John Elkann vende uno dei suoi quotidiani, Marina Berlusconi invece fa shopping proprio a Torino. Vediamo nel dettaglio.

Partiamo da Marina Berlusconi, o meglio da Mondadori di cui è presidente. il Gruppo ha chiuso il 2023 - come comunicato nei giorni scorsi - con ricavi per 904,7 milioni di euro, in aumento dello 0,2% rispetto ai 903 milioni ottenuti nell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo adjusted è aumentato da 136,3 milioni a 152,1 milioni di euro (+11,5%). L'utile netto è stato di 62,4 milioni di euro, rispetto ai 52,1 milioni dell’anno precedente.

A dispetto dei chiari di luna dell'editoria, il gruppo è dunque pienamente lanciato e, parola di Marina Berlusconi, l'obiettivo è crescere ancora, puntando più sull'editoria classica e meno, molto meno, sui periodici. In questo senso si può leggere anche l'intenzione di acquisire una casa editrice storica di Torino, leader nel settore dell'editoria scolastica, ma molto più influenzata dai chiari di luna di cui sopra.

Parliamo della Lattes Editori, fondata nel 1863 e con sede in via Confienza a Torino: un pezzo della storia dell'editoria italiana con "oltre mille libri editi e più di 100 milioni di studentesse e studenti accompagnati nel loro percorso di studi". E che nel 2022 ha fatto segnare vendite per 11,4 milioni di euro  a fronte però dei 13,5 dell'anno prima. E se nel 2021 il profitto era di appena 6mila euro, il 2022 ha portato perdite per 1,28 milioni.

Al momento si tratta di rumors, anche se incontri fra le parti ci sono già state, mentre è ufficiale, dalla viva voce degli interessati, un'altra clamorosa cessione che riguarda il Gruppo Gedi controllato dalla Exor di John Elkann. In una nota, infatti, viene annunciato il raggiungimento di una intesa per la cessione del quotidiano Secolo XIX di Genova a una società del gruppo di Gianluigi Aponte, armatore re delle crociere con MSC, Mediterranean Shipping Company, un patrimonio di 10 miliardi di euro, interessi nel Porto di Genova e in compagnie di navigazione come Moby e Tirrenia, e che di recente ha acquisito Italo.

Ora le parti dovranno definire i termini e i tempi dell'operazione - non è ancora nota la cifra - mentre l'ad di Gedi, Maurizio Scanavino, spiega che l'obiettivo è "assicurare un solido futuro a una testata importante come Il Secolo XIX". Mentre Gedi si concentrerà sui quotidiani rimasti, Stampa e Repubblica, e le radio, con l'obiettivo di divenire una vera e propria media company.

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