l'editoriale
Cerca
L'INTERVISTA DELLA SETTIMANA
30 Marzo 2024 - 10:30
Fiorentini Alimentari
È cominciato tutto nel 1918, quando il bis nonno Leonildo Fiorentini aprì la prima bottega alimentare in via Bertola. Sul banco c’erano primizie e frutta di stagione. Solo più tardi, negli anni ’50, sono arrivati i prodotti internazionali, dal cous cous al pane azzimo. «Da sempre puntiamo sul cibo sano» racconta Simona Fiorentini, marketing & export manager dell’azienda di famiglia, che a Torino e provincia ha due siti produttivi. Superato il traguardo dei cento milioni di fatturato (101 per la precisione), nel 2022 Fiorentini ha riaperto il suo storico stabilimento in Strada del Francese, poco distante dalla Reggia di Venaria. «Siamo molto affezionati a questa città. Non ce ne andiamo» assicura Fiorentini.
La storia dell’azienda (e della sua famiglia) si intreccia con quella della città. Come è nato il marchio Fiorentini?
«Negli anni ‘70 mio padre decise di prendere in mano l’attività di famiglia. All’epoca mia mamma lavorava in Fiat. Fu lei a incoraggiarlo a proseguire e a diventare un distributore. In quel periodo crearono il marchio Fiorentini».
All’epoca non producevate ancora?
«No. La produzione è iniziata negli anni ’90, quando i miei genitori incontrano l’azienda Birko Srl che si occupava di biscotti e aveva una linea di gallette di cereali soffiati. Mio papà conosceva questo tipo do prodotto perché lo importava dalla Francia e credeva molto nel mercato dei sostitutivi del pane. In seguito gli altri imprenditori decisero di vendere le proprie quote e da lì iniziò l’investimento sulla produzione».
Siete stati i primi in Europa a produrre gallette di mais. Come vi è venuta l’idea?
«Grazie a un viaggio in Australia. Abbiamo visto un prodotto simile a base mais. Tornati a casa abbiamo fatto diverse prove e così è diventato il nostro cavallo di battaglia. Oggi soffiamo più di 15 cereali diversi».
Una domanda provocatoria: sono prodotti solo per chi è a dieta?
«L’idea di fondo è sempre stata quella di produrre alimenti sani, prima di tutto, ma anche buoni. Abbiamo cercato di sdoganare il concetto che il prodotto naturale, composto da pochi ingredienti, sia adatto solo per chi fa una dieta. È un prodotto pensato per soddisfare tutti i palati».
Ha fatto storia il tormentone jingle “Ci vuole Fiorentini le gallette e gli sneakini”. Chi lo ha inventato?
«Lo ha inventato Fulvio Nardi. Ci ha consigliato di proporre una comunicazione leggera e molto riconoscibile. E ha avuto un successo incredibile. Ormai sono quasi 10 anni che questo motivetto ci accompagna. È iconico per noi».
Oggi c’è grande attenzione al cibo sano. Chi va a fare la spesa controlla spesso la lista degli ingredienti. Possiamo dire che ci avete visto lungo?
«Con il tempo è sicuramente cresciuta l’attenzione per l’alimentazione sana. Si tende a ridurre prodotti troppo ricchi di grassi o di zuccheri. Quando ero piccola io si andava a scuola con la classica merendina nello zaino. Oggi le mamme fanno molta più attenzione: alternano frutta, spuntini salati, panini... Si varia molto di più e questo ci ha aiutato. Da sempre abbiamo investito in questo senso. Possiamo dire che abbiamo fiutato il filone giusto».
Anche il burro di arachidi può essere salutista?
«Conosciutissimo negli Stati Uniti, in Italia il burro di arachidi era percepito un po’ come “una americanata”. Abbiamo deciso di venderlo con il nostro marchio, declinandolo con una ricetta salutista: un’alta percentuale di arachidi, olio di girasole e senza grassi idrogenati. Ha un grande successo perché ha un sapore più genuino. Così abbiamo deciso di investire: ora le linee di produzione delle gallette sono state trasferite a Trofarello e nello stabilimento di Torino produciamo burro di arachidi».
L’azienda ha appena fatto partire un piano di investimenti da 10 milioni di euro per sviluppare ulteriormente i due siti produttivi di Torino e Trofarello. Cosa prevede?
«Incrementeremo l’area produttiva aggiungendo una linea in più dedicata alle gallette e una per gli snack. E poi ingrandiremo il magazzino automatico per permettere flussi logistici migliori».
Non avete mai avuto la tentazione di spostare la produzione altrove?
«La tentazione c’è stata, per i costi molto elevati in alcuni settori, però siamo molto affezionati alla nostra città, amiamo il territorio. Rimaniamo qui».
Papà al commerciale, mamma amministratore delegato, lei al marketing e sua sorella che si occupa del lato finanziario. Com’è lavorare in famiglia?
(ride) Ci occupiamo di cose diverse, ma rispettando il lavoro di tutti. Ognuno fa il suo e c’è massima fiducia. È chiaro che come in tutte le famiglie si discute. Poi si fa sempre pace. È un rapporto in continuo movimento».
Qualche prodotto nuovo?
«C’è una linea nuova che abbiamo chiamato i “Tesori regionali”. Abbiamo valorizzato alcuni cereali e legumi un po’ dimenticati. Così sono nate le “Piemontesine” ad esempio. Sono delle gallette fatte con un particolare mais nero piemontese. È un cereale antico riscoperto da un coltivatore che lo sta valorizzando. Ed è buonissimo».
Qual è il prodotto di cui è più ghiotta?
«Le gallette ricoperte di cioccolato».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..