l'editoriale
Cerca
Economia & Politica
08 Aprile 2024 - 19:10
Arrivano gli aiuti
Al 31 marzo è arrivato il conto definitivo del Superbonus 110%, la misura introdotta dal governo Conte per rilanciare l'economia. Un saldo di 122 miliardi e oltre 245 milioni di euro in detrazioni fiscali maturate per lavori conclusi, quando a fine 2023 erano 99 miliardi e 732 milioni. Nei primi tre mesi dell'anno, il conto per lo Stato è salito di 22 miliardi, vale a dire 247,4 milioni al giorno o 10,3 milioni all'ora. Molto più della media passata e dunque delle attese. Il Governo, che domani deve presentare il DEF, il documento economico finanziario, sarà costretto a dei correttivi?
Poco prima di Pasqua, un decreto del governo aveva aumentato i paletti relativi alla misura, bloccando gli sconti in fattura e la cessione del credito. Il tutto unitamente a una serie di correttivi al disegno di Conte, già apportati nel corso dell'anno precedente. Ma anche così l'accelerazione è stata impressionante: in tre mesi, i beneficiari del Superbonus hanno visto una spesa oltre due volte e mezza la media storica.
Già la scorsa settimana, a Porta a Porta, la premier Giorgia Meloni aveva dichiarato che "il superbonus e gli altri bonus sono costati praticamente 200 miliardi di euro. Una finanziaria vale tra i 20 e i 30 miliardi, mediamente. Cosa abbiamo fatto con queste risorse? Ristrutturato meno del 4% del patrimonio italiano, prevalentemente seconde case. Contee ha detto che si è alzato il Pil, ma è il rimbalzo del gatto morto del 2021 sul 2020. Quel rimbalzo valeva i 200 miliardi che abbiamo compromesso? Abbiamo usato quelle risorse per ristrutturare prevalentemente seconde case, cioè di gente che prevalentemente se lo poteva permettere". Senza contare, aveva aggiunto, che "ci sono stati 12 miliardi di euro in frodi sul Superbonus, gettati in truffe".
A livello di interventi, i bonus valgono mediamente 247.256 a edificio, considerando che hanno beneficiato della misura che consente di ristrutturare casa poco meno di mezzo milione di edifici. Nel dettaglio, al 31 marzo, secondo ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), i cantieri che in Italia hanno beneficiato del Super ecobonus 110% erano 494.406 (asseverazioni depositate). Le detrazioni maturate per i lavori conclusi sono pari appunto a 122,245 miliardi di euro. Il totale degli investimenti ammessi a detrazione cresce a 117,243 miliardi. Alla fine del mese scorso risultava realizzato il 95,2% dei lavori.
In particolare, i cantieri condominiali sono 132.492 per un investimento complessivo ammesso a detrazione di 78,05 miliardi, che valgono circa il 66,6% del totale. I lavori realizzati rappresentano il 93,7%. I cantieri degli edifici unifamiliari hanno raggiunto quota 244.682 per un investimento complessivo da detrarre di 27,9 miliardi, che valgono circa il 23,8% del totale. I lavori realizzati rappresentano il 98,2%. I cantieri delle unità immobiliari indipendenti hanno raggiunto quota 117.224 per un investimento complessivo ammesso a detrazione di 11,291 miliardi, che valgono circa il 9,6% del totale. I lavori realizzati rappresentano il 98,1%. Restano 8 i castelli che hanno beneficiato del Superbonus per un valore di 1,082 miliardi ammessi a detrazione: lavori ultimati al 90,4%.
Il governo dovrà correggere quindi i conti? Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, per il momento, la esclude: "Si chiude la stagione del Superbonus con una eredità pesantissima per i conti pubblici e quindi per tutti gli italiani. Questa è la realtà e quindi nei prossimi anni dovremo farci carico di pagare questo debito che è stato fatto. Vogliamo rispettare esattamente gli obiettivi della Nadef presentata in autunno per una questione di credibilità. Se c’è qualcosa da correggere la correggeremo ma sostanzialmente siamo in linea".
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..