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Il fatto

“Gente di Falchera”, arriva l'appello per far rinascere il mensile

E’ sparito nel 2020 dopo la morte del caporedattore storico Umberto Grassi

gente di falchera

Il giornalino di Falchera ha chiuso i battenti dopo 27 anni

Torino nord invoca il ritorno di "Gente di Falchera", il giornalino che per circa trent'anni è stato la carta d'identità di un quartiere. Molto apprezzato da una parte dei residenti di Falchera, Mappano, Villaretto e dintorni, anche per la presenza di inserti utili per pubblicizzare le piccole imprese della zona e necrologi che consentivano di ricordare i propri cari, il mensile è infine sparito dalle edicole nel 2020, costretto a chiudere per insostenibilità economica e a causa dei problemi di salute del caporedattore Umberto Grassi, deceduto il mese scorso.

In memoria dello stesso Grassi, la Circoscrizione 6 ha approvato un OdG incentrato sul possibile rilancio del giornalino con soldi pubblici, magari tramite l'utilizzo dei fondi Pnrr, da presentare all'amministrazione comunale in tempi brevi.

«Il mensile era molto utile ai cittadini, ma i costi non ne rendevano la produzione sostenibile - dice Michele Celentano, vicecapogruppo di Energie in Movimento e presentatore dell'atto - nonostante ciò, Umberto Grassi ha continuato a lavorarci senza sosta fino alla comparsa dei primi problemi di salute. I soldi comunali potrebbero dare una prima spinta al giornalino, che una volta tornato nelle edicole avrà modo di autofinanziarsi».

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