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Il progetto

Salvate lo storico “bunker”: «Va ristrutturato e valorizzato»

Appello della Circoscrizione 6 al Comune: «Ha un potenziale turistico»

bunker villaggio snia

Salvate lo storico “bunker”: «Va ristrutturato e valorizzato»

A prima vista sembra soltanto un rudere dimenticato ma, con un po’ di curiosità, si può scoprire un vero e proprio monumento storico, a quanto pare, in stato di abbandono nonostante le riqualificazioni che hanno interessato Rebaudengo negli ultimi anni. Da qui l’appello che la Circoscrizione 6 ha lanciato al Comune di Torino chiedendo di «considerare il restauro dei rifugi antiaerei di corso Romania».

La proposta è arrivata dal capogruppo di Forza Italia, Luciano Speranza, che ha fatto approvare in Consiglio un documento incentrato sul recupero di questi importanti manufatti storici, abbandonati a loro stessi in un'area verde nei pressi del supermercato Auchan.

«Si tratta di reperti che andrebbero recuperati e valorizzati, magari mettendo una piastra informativa sulla loro storia e un tabellone con foto d'archivio, così da permettere a tutti di scoprirne le origini - dice Speranza -, questi rifugi fanno parte della storia di Torino, e il Comune ha la possibilità di restituirli alla cittadinanza in condizioni migliori di quelle attuali».

I rifugi in questione sono situati nell'area adiacente a To Dream, e vennero costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale per garantire la sicurezza degli operai della Snia Viscosa, fabbrica che nel corso del '900 diede lavoro a decine di migliaia di torinesi; oggi, dopo i bombardamenti e decenni passati in stato d'abbandono, si presentano con un aspetto triste e degradato, che l'ente di decentramento spera possa migliorare a seguito di un intervento di riqualificazione.

«A seguito dei lavori per To Dream, i rifugi sono stati messi in sicurezza dal Comune con il posizionamento di una porta in metallo, ma non si tratta certo di un intervento sufficiente - prosegue Speranza -, riportarli al loro vecchio splendore potrebbe anche essere permettere ai più giovani di imparare la storia in maniera dinamica e diretta, anziché leggendola solo sui libri». Il Comune, ora, dovrà valutare i tempi e i costi di un eventuale intervento di restauro, magari da finanziare con i fondi Pnrr, così da preservare il valore storico e culturale dei manufatti.

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