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Economia & Politica

Rinnovo del consiglio Fondazione Crt: tra promossi e bocciati. Giallo sulle dimissioni del segretario generale

Niente da fare per Ghigo, Morgando e Invernizzi. Entra l'ex Juve Claudio Albanese

Cambio al vertice della Fondazione Crt

Cambio al vertice della Fondazione Crt

Promossi e bocciati nella partita della Fondazione Crt che ha rinnovato i membri del suo consiglio d'indirizzo. Una partita piuttosto bloccata, già nei giorni scorsi, per una sorta di (eufemistica) freddezza nei rapporti fra il presidente Fabrizio Palenzona e il sindaco Stefano Lo Russo e il governatore Alberto Cirio, i cui candidati sono stati entrambi respinti.

Cirio puntava molto su Enzo Ghigo, che è presidente del Museo del Cinema, invece nel consiglio d'indirizzo, in quota Regione, continueranno a esserci Giampiero Leo e Davide Franco. L'imprenditrice Paola Allamano e l'ex assessore di Fassino Claudio Lubatti sono i rappresentanti del Comune. Bocciato Gianfranco Morgando, a lungo segretario regionale del Pd.

Ex giunta comunale anche Elide Tisi, che entra in rappresentanza del Terzo Settore, mentre per la Camera di Commercio è stata scelta Caterina di Bari, con esclusione abbastanza clamorosa di Maria Luisa Coppa, presidente dell'Ascom. La Città Metropolitana ha scelto Claudio Albanese - ex portavoce di Andrea Agnelli quando era presidente della Juve, anche lui uscito con le ossa rotte dalle vicende che hanno portato al ricambio dei vertici bianconeri - ed entrano, in quota alle diverse province piemontesi, l'imprenditrice vinicola Roberta Ceretto, Silvia Triglio Godino, Paolo Luciano Garbarino, Alberto Rubba, Alice Colombo. Per l'Università è stata indicata Anna Maria Poggio, che viene dalla "rivale" Compagnia di San Paolo.

Niente da fare per l'ex vicepresidente di Crt Anna Chiara Invernizzi, per Annalisa Genta che piaceva a Fdi e Alessandra Siviero, passata da Appendino al Pd.

Poi si è riunito il Cda che ha approvato il bilancio della Fondazione: l’esercizio 2023 si è chiuso con erogazioni sul territorio superiori a 70 milioni di euro, un avanzo d’esercizio pari a 121 milioni di euro, un patrimonio netto superiore a 2,5 miliardi di euro e una posizione finanziaria netta positiva per 652 milioni di euro.

Ma in serata, la notizia clamorosa, con le dimissioni di Andrea Varese. Secondo quanto si apprende a causa dei contrasti all’interno del board dell’ente: Varese avrebbe ricevuto una contestazione formale su una procedura dal consiglio di amministrazione che si è riunito dopo il consiglio di indirizzo. Per questo - sempre secondo indiscrezioni - ha ritenuto che non ci sia più il rapporto di fiducia e ha presentato le dimissioni. «No comment» da parte della Fondazione Crt.

 

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