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L'evento

Slow Food e Regione Piemonte premiano le donne che salvano la terra con il “cibo pulito”

Sono apicoltrici e allevatrici, esempi di emancipazione femminile e produzione naturale

Slow Food e Regione Piemonte premiano le donne che salvano la terra con il “cibo pulito”

L’associazione Slow food incontra il liceo classico e linguistico Vincenzo Gioberti per raccontare dieci storie di donne in grado di cambiare il modo di guardare al futuro.
Ieri mattina, in occasione della Giornata mondiale della Terra, un convegno ha presentato l’iniziativa “Donne che salvano la Terra” a studenti e non: è la storia di dieci donne piemontesi, premiate perché propongono esempi virtuosi di produzione alimentare - dal miele al formaggio, dal grano al vino - accomunati dagli stessi presupposti fondamentali: rispetto dei cicli naturali e salvaguardia delle risorse.

Avviene al Gioberti, dov’è nata la prima comunità Slow Food di studenti e insegnanti nel 2019: «Lo si fa in una scuola perché è fondamentale veicolare questi valori, che si basano sulla tutela della Terra e di un’idea di produzione giusta e pulita. E farlo attraverso gli esempi di queste donne rappresenta un valore aggiunto», commenta Chiara Caucino, assessore alle Pari Opportunità della Regione, che ha patrocinato l’evento. «E’ un modo per insegnare e sensibilizzare i nostri ragazzi - aggiunge la preside dell’istituto, Miriam Pescatore - Ma anche per spingere le iscrizioni alle facoltà scientifiche e contrastare il gap ancora forte tra uomini e donne nelle cosiddette “materie Stem” (cioè scienze, tecnologia, ingegneria e matematica ndr)».

Insomma, l’iniziativa vuole anche essere una leva per l’emancipazione e l’autodeterminazione femminile, come conferma Barbara Nappini, presidentessa Slow Food dal 2021, nonché la prima donna a ricoprire questa carica. «Il mondo del cibo racchiude in sé uno dei maggiori preconcetti che vincolano le donne alla casa e alle mansioni domestiche come obbligo indiscutibile più che scelta - spiega Nappini, che conclude - Ma questo donne ne sovvertono il significato. Sono figure eroiche e concrete che scelgono strade poco battute». Tra le donne premiate anche tre torinesi: Ariele Muzzarelli, apicoltrice e formatrice; Elena Rodigari, pastora e allevatrice di Traversella; Rita Tieppo, insegnante a Moncalieri.

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