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Economia & Alimentazione
30 Aprile 2024 - 07:00
Dopo auto elettriche e case green, ora l'Unione Europea arriva a tavola, con le regole per la colazione. Una nuova normativa cui hanno dato il via libera anche i 27 ministri dell'Agricoltura dei Paesi membri e adesso attende di essere ratificata prima di entrare in vigore. Ma di cosa si tratta?
Intanto, nessun allarme: l'Europa non ci obbligherà a consumare latte o caffè o vieterà magari la Nutella. Né imporrà una dieta ferrea. Si tratta di una direttiva, chiamata "Direttiva colazione", volta a disciplinare il consumo alimentare, allo scopo di rendere più comprensibili e trasparenti le informazioni relative ai prodotti alimentari comunemente utilizzati per il pasto mattutino. I prodotti oggetto di questa revisione normativa, risalente al 2001, sono miele, marmellate, succhi di frutta e latte disidratato.
Una volta entrata in vigore, nel giro di due anni sarà applicabile su tutto il territorio comunitario e aggiornata in merito alla composizione, all'etichettatura e alla denominazione di questi alimenti, favorendo l'adozione di diete più salutari e garantendo una trasparenza maggiore sulla provenienza dei prodotti.
Il capitolo centrale della Direttiva colazione riguarda il miele, ponendo una particolare enfasi sull'etichettatura del paese d'origine e sistema di tracciabilità. Le istituzioni dell'Unione Europea mettono in guardia nei confronti dell'importazione del miele da paesi terzi, spesso sospettato di essere alterato con l'aggiunta di zucchero. Le etichette dovranno indicare i paesi di origine in ordine decrescente secondo il peso, dettagliando anche le percentuali appartenenti a ciascun paese presente nella miscela. Il codice identificativo unico proposto dalla Commissione UE permetterà di risalire agli apicoltori e una piattaforma di esperti si occuperà di verificare la correttezza dei dati per prevenire eventuali frodi.
Per quanto concerne i succhi di frutta, la Direttiva introduce tre nuove categorie, per rispecchiare la crescente domanda di prodotti a basso contenuto di zucchero. Gli operatori del settore avranno la possibilità di utilizzare edulcoranti per bilanciare l'effetto della riduzione di zucchero sul sapore e sulla consistenza del prodotto finale. Per le marmellate di frutta, sarà previsto un aumento del contenuto minimo di frutta nelle marmellate e nelle confetture extra per garantire una distinzione "significativa" tra le due categorie. Infine, per il latte disidratato, sarà permesso l'uso di trattamenti capaci di produrre derivati privi di lattosio.
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