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Ferrari: cresce nel primo trimestre 2024, ma cade in Borsa. Cosa non va? E su Newey...

L'amministratore delegato Benedetto Vigna conferma la guidance e replica al mercato

Ferrari: cresce nel primo trimestre 2024, ma cade in Borsa. Cosa non va?  E su Newey...

Ferrari chiude il primo trimestre in crescita, ma cade in Borsa (e anche piuttosto pesantemente). Un destino comune alle società della galassia Exor, evidentemente, come dimostra il caso di Stellantis e della decina di miliardi di euro bruciati per il calo seguito ai conti trimestrali. Ma se i risultati sono positivi, e la Casa del Cavallino conferma la guidance per il 2024, perché il mercato ha reagito male? Ecco quello che è successo.

Nel primo trimestre 2024 i ricavi netti, secondo quanto comunicato in mattinata, sono pari a 1,585 miliardi, con una crescita del 10,9% rispetto all’anno precedente. L'Adjusted EBIT è pari a 442 milioni, in crescita del 14,8% annuale, con un margine dell’adjusted EBIT(pari al 27,9%). L'utile netto adjusted è di 352 milioni (+19%) e l'utile diluito per azione adjusted è di 1,95 euro. 

Nel primo trimestre del 2024 le vetture consegnate si sono attestate a 3.560 unità, pressoché invariate rispetto all’anno precedente. Da notare un incremento in America e un calo nella regione asiatica, di qualche decina di unità. A trainare il Cavallino, la famiglia 296, la Purosangue e la Roma Spider, in fase di accelerazione delle consegne. Le allocazioni della Daytona SP3 sono aumentate nel trimestre, in linea con i piani. La 812 GTS e la SF90 Stradale si sono avvicinate alla fine del ciclo vita, mentre la Portofino M è giunta a fine produzione. Nella gamma prodotti del trimestre sono compresi nove modelli con motore a combustione interna (ICE) e quattro modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 54% e il 46% delle consegne totali.

Eppure, nella mattinata, il titolo di Ferrari è calato bruscamente dai 403 euro delle 12.30 ai 371 delle 13.45. In pratica, spiega MilanoFinanza, "a non piacere al mercato sono probabilmente i numeri sulla redditività: Ferrari ha deluso sia sull’ebitda margin, che era previsto dagli analisti al 38,7% e invece è al 38,2%, che sull’ebit margin, previsto al 28,5% e invece al 27,9%".

L'amministratore delegato Benedetto Vigna ha ribattuto che "l’inizio d’anno è stato molto positivo: i ricavi e i profitti sono cresciuti a doppia cifra con consegne stabili. Un risultato ottenuto grazie a un mix prodotti e geografico ancora più forte, oltre al maggior contributo delle personalizzazioni. La nostra strategia, focalizzata sulla crescita del valore e non sui volumi, si è confermata vincente”. E sulle reazioni immediate del mercato - nel pomeriggio il titolo ha ripreso a crescere - "siamo maratoneti, non centometristi".

Ferrari, dunque, conferma la guidance - i risultati in prospettiva - per il 2024 di ricavi netti sopra 6,4 miliardi di euro, ebit uguale o superiore a 1,77 miliardi con margine uguale o superiore al 27%, utile per azione diluito uguale o superiore a 7,50 euro. Inoltre, ha spiegato Vigna, "sta proseguendo nei tempi previsti l’esecuzione del nostro piano industriale, con l’arricchimento della gamma vetture grazie al recente lancio della 12Cilindri e della 12Cilindri Spider”. E sulla notizia (attesa) del momento, ossia l'arrivo di Adrian Newey dalla Redbull per la Formula 1, Vigna scantona così: "E' un nostro cliente, partecipa alle Cavalcade. Sui giornali si scrivono tante cose". 

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