l'editoriale
Cerca
Segretissimo, una analisi semiseria
10 Maggio 2024 - 11:00
Io lo dico chiaramente: non ho capito come si sia arrivati a far parlare Salman Rushdie di Giorgia Meloni e delle sue cause con Roberto Saviano, con il quale lo scrittore angloindiano ha dialogato nel pomeriggio di venerdì al Salone del Libro (con lo scrittore napoletano che ringrazia Rushdie per le parole su Meloni, nella solita tirata da martire a gettone). Ecco, questo mi chiedo: abbiamo la fortuna di avere Salman Rushdie per la prima volta in Italia dopo il terribile attentato, abbiamo la fortuna - come per molti altri appuntamenti qui al Lingotto - di ascoltare una figura di primo piano della letteratura mondiale, perché buttiamo tutto in vacca andando a stuzzicare sulle nostre questioni politiche? E soprattutto, gli esimi ospiti - di una manifestazione finanziata anche da enti legati al governo - hanno proprio la necessità di commentare o financo sputare giudizi sugli affaracci nostri? Lo dico chiaramente: io gli avrei chiesto altro.
Intendiamoci, già la conferenza stampa prima di una presentazione, dunque evento che raddoppia evento, non l'ho capita (e neppure abbinarci Saviano: se a pop aggiungi pop, diventa trash). Ma perché non chiedergli questo: signor Rushdie, cosa ha provato nel sapere di un complotto dell'Ira e della Libia per rapirla e ucciderla?
Sembra clamoroso, sì, ma andiamo con ordine. Intanto per segnalare che Rushdie è uno dei pochi autori viventi la cui grandezza è tale da renderli protagonisti dei romanzi altrui. Ed è quello che gli è successo tanti anni fa, nel romanzo "In nome di Allah", uno della serie di Sas, ossia Sua Altezza Serenissima Malko Linge, l'agente della Cia creato dallo scorrettissimo Gerard De Villier. Malko Linge è un principe austriaco che per motivi economici collabora con la Cia ed è la versione politicamente scorretta di uno 007. Anche se ammazza molto meno di lui, e disapprova la violenza, in compenso i romanzi dello scrittore francese sono intrisi di scene di erotismo e di sesso esplicito. Volumi tascabili che anche la gauche caviar francese, ai tempi, leggeva con "colpevole piacere" (chiedere a Bernard Henry Levy per esempio).
Malko Linge, nel romanzo in questione, viene incaricato di indagare sulla morte di un agente americano a Malta. Il sospetto è che c'entrino i servizi segreti inglesi. In realtà, a Sua Altezza Serenissima basta poco per scoprire che c'è un piano clamoroso, molto più grande: terroristi dell'Ira vogliono rapire il simbolo della lotta al fondamentalismo islamico, lo scrittore Salman Rushdie che vive sotto scorta a Londra. E per riuscirci sono alleati con elementi deviati della corte di Gheddafi.
La cosa divertente è che l'editore di Segretissimo (ossia Mondadori, lo stesso dell'ultimo libro di Rushdie, "Coltello") rimanda in edicola questo romanzo proprio adesso, in coincidenza con il Salone del Libro, anche se con il titolo edulcorato in "In suo nome". Geniale! Ecco, questo avremmo potuto chiedere: mister Rushdie, questa cosa l'aveva divertita o indignata ai tempi? L'ha mai letto questo romanzo?
Come dite? Sono sciocchezze? Beh almeno avremmo parlato di libri con uno scrittore, inventando una divagazione seria da Vita Immaginaria, che è il tema del Salone del Libro. Saremmo stati in tema molto più di quanto sia accaduto. Ma questa è la mia opinione di eretico del Salone (e per fortuna, nel pomeriggio, almeno Rushdie ha potuto parlare del suo libro, dei libri del passato e anche di sua moglie e del suo amore. Un po' di aria fresca).
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..