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Rumors & Religione
12 Maggio 2024 - 17:00
Dopo appena due anni da Arcivescovo, monsignor Roberto Repole lascia Torino? Un interrogativo d’obbligo, per via dei rumors che continuano a girare negli ambienti ecclesiali (e politici) torinesi. Per lui è pronta la porpora cardinalizia, ma non qui. Perché così vuole Papa Francesco.
Sabato monsignor Repole ha presieduto i funerali di don Daniele Bortolussi, nella parrocchia di San Bernardino di Borgo San Paolo. E, stando a quanto riferisce Lo Spiffero, a margine vi sarebbero stati degli incontri che avrebbero dato ulteriore linfa e credito alle voci che girano. D’altra parte, il pontefice ha stima di Repole come teologo: a gennaio, durante l’incontro ad limina con i vescovi italiani, Francesco si è intrattenuto per un’ora e mezza con Repole, un colloquio di cui non si conoscono i dettagli. Diventando cardinale, Repole (ha 57 anni), che negli ultimi tempi si è distinto anche per le sferzate a Stellantis, porterebbe un po’ di gioventù in Concistoro e in un eventuale Conclave. Ma Torino resterebbe beffata.
Dalla morte di Severino Poletto, di fatto Torino non ha più il titolo cardinalizio. Monsignor Nosiglia non aveva avuto la porpora, si diceva, proprio per la compresenza nel territorio di un cardinale emerito, che si era ritirato a vivere in una struttura dell’arcidiocesi. Ma adesso, passata una tornata di nomine, viene confermato che si tratta di un piano di Francesco: non vuole cardinali nelle sedi tradizionali, come Torino.
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