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L'EVENTO

Il Salone del Libro chiude con 222mila visitatori. Boom di giovani. Campania regione ospite per il 2025

Paesi Bassi nazione ospite

Salone Internazionale del Libro

Salone Internazionale del Libro di Torino

È stato il “Salone dei complimenti”, ha raccontato il presidente di Torino Città per il Libro Silvio Viale, in occasione della conferenza stampa finale della kermesse letteraria. Battuto anche il record dello scorso anno. Alle 14.30 di ieri si contavano 219.400 ingressi, (contro i 215mila del 2023). «Abbiamo portato i giovani dagli editori» prosegue Viale soddisfatto, mentre alle sue spalle scorrono i nomi di tutte le persone che hanno reso possibile l’evento. «Per noi è fondamentale organizzare e programmare» aggiunge e rivela subito le date della prossima edizione: dal 15 al 19 maggio maggio 2025. «E saremo sempre qui, al Lingotto» assicura. Anche se sarà necessario mettere a punto alcuni aggiustamenti.

Tutti i numeri del Salone
Ci sta già pensando Piero Crocenzi, amministratore delegato Salone Libro Srl a cui è toccato anche il compito di entrare nel dettaglio dei numeri del Salone. «La proiezione ci porta a pensare che chiuderemo con 222mila visitatori» pronostica. L’84% dei biglietti è stata comprata on line. «Questo ci fa riflettere sulla necessità di rimodulare il numero delle biglietterie fisiche». Tra quelli che hanno comprato i biglietti on line, il 29% è under 25. Il 61% è under 40. Gtt poi ha segnalato che 110mila persone hanno attraversato le stazioni di Lingotto e Italia61. «Ci siamo concentrati molto sulla fribulità del Salone per persone con disabilità» ha spiegato ancora Crocenzi. Nel dettaglio, 1.200 persone con disabilità si sono accreditate e 1.700 si sono presentate all’ingresso con 1.400 accompagnatori. Dati positivi anche per il Bookstore. «Abbiamo accolto al Salone 28.300 tra studenti e insegnanti, da tutta Italia».

Campania regione ospite - De Luca: "Pronti a venire a Torino, ma senza tessera di partito"
La Campania sarà la regione ospite alla XXXVII edizione del Salone. «Credo possa essere una bella occasione di dibattito e confronto in un momento complicato per il Paese» ha commentato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania in collegamento durante la conferenza stampa di chiusura della manifestazione. «Mi auguro che non dovremo venire con la tessera di partito in mano per parlare - aggiunge tra il serio e il faceto -. Avere un luogo di dibattito libero sarà importante. L’Italia è un Paese molto fragile. Siamo il Paese delle corporazioni. Le grandi decisioni della politica vengono prese sulla base non di quello che è più utile o ragionevole, sono spesso il punto di equilibrio tra i diversi interessi corporativi. C’è da riflettere con la scrittura e sui libri». E ancora De Luca prima di salutare e congedarsi lancia un appello: «No alla sotto cultura del Twitterismo. Verremo a Torino con le nostre caratteristiche e difetti, ma sempre con un elemento di non conformismo».

Paesi Bassi, nazione ospite dell’edizione 2025
E’ stato poi l’ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia, Willem Van EE, a definire la piazza di Torino come una delle “più grandi vetrine a livello europeo”.

"Il Salone più forte del divano"
Fiera, congresso, evento e festa. «Il Salone è un evento complesso. E tutta questa affluenza ha dimostrato che è più forte del divano» ha commentato con il sorriso che la contraddistingue l’assessore alla Cultura Rosanna Purchia. Lo stand della Città di Torino al Salone ha ospitato 33 incontri, quasi tutti sold out, con oltre 2.500 presenze nell’arco dei cinque giorni di Salone. Allo stesso modo, il presidente del consiglio regionale Stefano Allasia ha sottolineato la pluralità che ha animato la kermesse.

Biino: "Mai così tanti giovani"
«È stato il salone del giovani» ha commentato Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei Lettori, sottolineando anche il ritorno a una dimensione fortemente internazionale dell’evento. Anche il segretario generale della Fondazione per la Cultura Alessandro Isaia ha rimarcato la forte partecipazione dei giovani al Salone di quest’anno. «Mai come quest’anno i ragazzi hanno dimostrato tantissimo entusiasmo per le iniziative del Salone. Questo ci dà molta fiducia per il futuro».

Il Salone di Annalena: "Mia mamma voleva saltare la fila" 
Non può che gioire del suo «bel Salone» da record, la direttrice Annalena Benini, che ha stupito (e fatto sorridere) tutti con un aneddoto sulla madre. «Correvo da un incontro all’altro e ho percepito la bellezza che sta nel fatto che quello che avevamo immaginato stava diventando reale. Ci sono stati anche dei momenti di imbarazzo profondo quando mia madre ha cercato di saltare le fila dicendo che era mia madre».

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